Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  maggio 25 Lunedì calendario

Un default, di fatto, Atene lo ha già dichiarato, senza chiamarlo così, nel marzo del 2012, dopo l’approvazione del secondo pacchetto di aiuti da 130 miliardi nella notte tra il 20 e il 21 febbraio

Un default, di fatto, Atene lo ha già dichiarato, senza chiamarlo così, nel marzo del 2012, dopo l’approvazione del secondo pacchetto di aiuti da 130 miliardi nella notte tra il 20 e il 21 febbraio. I detentori privati di titoli di Stato greco hanno dovuto accettare la ristrutturazione del debito con un haircut (taglio) di oltre il 50% del valore nominale dei bond e l’allungamento delle scadenze. Oggi a subire sarebbe un’istituzione internazionale, che già il 12 maggio ha visto Atene rimborsare una rata da 750 milioni prelevando fondi di riserva presso lo stesso Fmi.