Corriere della Sera 23/5/2015, 23 maggio 2015
Non si può definire bello ma utile sì. Un accessorio, il piegaciglia, tornato protagonista. «È nato negli Anni 20 — spiega Donatella Ferrari, national face designer Giorgio Armani — periodo in cui lo sguardo era considerato elemento di seduzione
Non si può definire bello ma utile sì. Un accessorio, il piegaciglia, tornato protagonista. «È nato negli Anni 20 — spiega Donatella Ferrari, national face designer Giorgio Armani — periodo in cui lo sguardo era considerato elemento di seduzione. Oggi, viene utilizzato sempre di più nel maquillage quotidiano, non solo dai make-up artist, perché la tendenza è quella di sfoggiare ciglia curve e folte». I primi veri piegaciglia si chiamavano «kurlash», dal nome dell’azienda che li produceva. Non erano pratici: poco precisi, con le estremità che dovevano essere sempre riscaldate. Ma piaceva molto l’effetto che riuscivano a dare. Negli Anni 40 ci sono state le prime evoluzioni: oggetti un po’ più ergonomici e, all’estremità, un particolare tipo di gomma per catturare e curvare meglio le ciglia. «Come tutte le novità — racconta Ferrari — all’inizio le donne sembravano non poterne farne a meno. Poi è stato dimenticato. Non, però, dai make-up artist che l’hanno sempre considerato un accessorio importante. È utile per dare forma ma soprattutto indispensabile a chi non ha più una palpebra giovane: aprendo lo sguardo l’occhio acquista un aspetto più fresco». Importante è utilizzarlo bene. Consiglia Ferrari: «Deve essere impiegato soltanto su ciglia pulite e asciutte e mai dopo aver applicato il mascara per evitare di indebolirle e, anche, macchiare la palpebra. Il nuovo piegaciglia è leggero, si adatta alla forma dell’occhio. Basta appoggiarlo alla radice delle ciglia e effettuare una leggera pressione, non serve ripetere il gesto. È il complemento del mascara, soprattutto di quelli con formule hi-tech come Armani Black Ecstasy dove sono impiegati particolari polimeri perché aiuta ad avere un effetto non soltanto ciglia curve, ma anche lunghe e ridensificate». G. Gh.