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 2015  maggio 23 Sabato calendario

Sabato 23 Maggio, 2015 CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA La bellezza appartiene a tutti: lezione di Jean Prouvé per la moda G-Star ricrea i mobili del maestro francese: per i clienti e per la sede (firmata Koolhaas) dell’azienda A sinistra, i mobili di Prouvé nel quartier generale hi-tech di G-Star

Sabato 23 Maggio, 2015 CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA La bellezza appartiene a tutti: lezione di Jean Prouvé per la moda G-Star ricrea i mobili del maestro francese: per i clienti e per la sede (firmata Koolhaas) dell’azienda A sinistra, i mobili di Prouvé nel quartier generale hi-tech di G-Star. A destra, Jean Prouvé Dice mon père , mio padre, con il tono rispettoso di una bambina di buona famiglia degli Anni 40 e con la tenerezza di una figlia alla quale manca il papà. Perché un padre come Jean Prouvé (1901-1984), architetto e inventore — uno dei pionieri del design industriale, che vedeva come il modo di portare oggetti belli e utili nella vita delle persone normali, non nelle gallerie d’arte — che ti porta sulla sua spider con la capote sempre abbassata anche quando piove «perché tanto passiamo tra una goccia e l’altra», che ti fa vedere in anteprima le sue invenzioni e ti fa passare le vacanze sotto una maxi-tenda disegnata da lui, è un padre al quale si porta una devozione senza fine. E per questo Catherine Prouvé dirige con tanta attenzione e intelligenza la fondazione dedicata al padre, e alla sua eredità. Ecco perché madame Catherine ha dato la sua benedizione al progetto di G-Star Raw, marchio olandese del denim che ha commissionato a Vitra una riedizione di una collezione di mobili disegnati da Prouvé nell’immediato dopoguerra per le scuole francesi. «Metallo e legno, robustezza e bellezza: semplicità — spiega al Corriere la signora Catherine —. Anche chi non si interessa di design, e non conosce il lavoro di mio padre, capisce che sono mobili e lampade fatti per essere usati, per essere comodi. Per entrare a far parte delle nostre vite con naturalezza». Shubhankar Ray, global brand director di G-Star racconta così questo progetto congiunto: «Ci è sembrato bello, e molto in sintonia con i nostri valori, dare un accesso più ampio alle creazioni di Prouvé. Se non sei un collezionista, se non sei ricco e se non hai accesso alle case d’aste, al circuito del vintage, non puoi avere dei Prouvé d’epoca. Ma noi avevamo bisogno di mobili per i nostri showroom, per il nostro quartier generale olandese (disegnato da Rem Koolhaas e inaugurato l’anno scorso, ndr ). Così pensammo di ordinare a Vitra duemila pezzi. Commissionare una collezione da vendere anche nei nostri negozi e sul nostro sito ci è parso uno sbocco naturale di quest’idea. Perché in un senso molto reale, un mobile di Prouvé — che è un esempio del lusso più autentico, il lusso di provare un’emozione vera — è come il denim: un capo popolare, pensato per chi lavora, semplice, pratico, di una bellezza che non invecchia. Artigianale, ma prodotto in serie». «Quello che ci ha lasciato mio padre è, soprattutto, un’idea: l’idea del design che non invecchia, che non passa di moda. Che si può datare a un periodo storico ma che non è “scaduto”, per così dire. A mio padre piacevano tanto le automobili, amava le macchine fotografiche: non è una coincidenza, perché quelle auto, e quelle macchine fotografiche, sono ancora esempi di design. Esempi di cose fatte per durare, per essere utili, disegnate con semplicità. I mobili rieditati per G-Star erano stati pensati per le scuole pubbliche francesi, non per qualche club esclusivo. Pensava che tutti potessero vivere meglio grazie agli oggetti della loro vita di tutti i giorni. E credo che oggi gli piacerebbe tanto questo — dice la signora Prouvé estraendo dalla borsa il suo iPhone 6 — Il design è pulito, è bello senza parti inutili, è resistente, ed è stato fatto per essere portato con noi e usato tutti i giorni. Usato tante volte al giorno: anche troppe, forse!». E Catherine Prouvé sorride pensando all’uomo che la portava a spasso da bambina, e la faceva correre più veloce della pioggia. Matteo Persivale © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina Corrente Pag. 32 Immagini della pagina 1 Visualizza : Data Contenuti Pubblicazioni Opzioni Zoom