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 2015  maggio 23 Sabato calendario

I REATI PRESCRITTI DIMEZZATI IN 10 ANNI A QUOTA 120MILA

Le prescrizioni diminuiscono, ma restano sempre troppe. Quasi 120.000. E sul versante dei principali reati contro la pubblica amministrazione, sono in tutto 1.490. Un quadro complessivo, con focus su tutti reati contro la Pa, è stato fornito alla commissione Giustizia del Senato da parte della Direzione statistiche di via Arenula.
Una base di partenza per affrontare poi, numeri alla mano, il progetto di riforma dei termini che ha già ricevuto il via libera della Camera, ma che sarà sicuramente modificato almeno sul versante della corruzione.
A ribadirlo il viceministro della Giustizia, Enrico Costa, di Area Popolare: «i dati sono stati sollecitati dalla stessa commissione nell’ambito dell’iter istruttorio sul testo del provvedimento in tema di prescrizione dei reati. È necessario un approccio equilibrato che affronti la durata della prescrizione e la ragionevole durata dei processo».
Nel decennio 2004-2013 l’incidenza delle prescrizioni sul totale dei procedimenti definiti (che sono passati da 1.455.704 a 1.500.703) è passata dal 14,5% al 7,9 %, con una diminuzione dalle 213.745 del 2004 alle 119.075 del 2013. Il report fornito nei giorni scorsi in commissione indica che nella fase di indagini preliminari, l’impatto della prescrizione nel 2013 è stato del 12,1 per cento. «Il trend storico di prescrizioni in questa fase – si legge nel documento – è in decrescita costante dal 2004 quando l’incidenza era del 25,7%».
In primo grado il dato 2013 è del 5,4%, con variazioni meno significative nel tempo. In appello invece «si registra un tasso dell’11,7% nel 2004» che ha «toccato quota 21,5% nel 2013». In Cassazione, infine, tasso tendenzialmente stabile tra lo 0,4% e lo 0,8 per cento.
Questo in termini generali. Ma significativo, tanto più in questo passaggio di messa a fuoco dei futuri interventi sulla prescrizione e della risposta da dare sul fronte della corruzione, sono i dati relativi ai reati contro la pubblica amministrazione.
Nella tabella pubblicata sopra un panorama generale sul primo grado, relativo all’ultimo anno disponibile, il 2012, con la somma delle prescrizioni che si attesta intorno a quota 1.500. Tuttavia, rispondendo a una domanda avanzata dalla stessa commissione Giustizia, il ministero restringe l’attenzione a 4 dei reati principali (corruzione per atto d’ufficio, articolo 318 del Codice penale; corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, articolo 319 bis; corruzione in atti giudiziari, articolo 319 ter e corruzione di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, articolo 321).
Per questi 4 delitti le prescrizioni diminuiscono in valori assoluti mentre crescono in percentuale per effetto del rapporto con i procedimenti invece arrivati a definizione. Numeri alla mano, allora, le prescrizioni diminuiscono, da 142 nel 2010 a 132 nel 2012 con un tasso di incidenza che passa dall’8,4% al 10,5% dei definiti (che passano da 1.683 a 1.254). Su tutti i reati contro la Pa, il tasso di incidenza passa dal 9% del 2010 al 7% del 2012.
Per la corruzione propria, quella per atto contrario ai doveri d’ufficio, l’incidenza è variata tra l’8,8% e l’8,6%, ma rispetto a un numero di procedimenti definiti passato da 889 a 662.
La quota di processi per corruzione in atti giudiziari andati prescritti, è salita invece dal 5,9% all’11,9%, ma su un totale di definiti passato da 51 a 42: il documento riporta 3 prescrizioni nel 2010; 4 nel 2011 e 5 nel 2012. Nel triennio, la corruzione per atto d’ufficio ha visto salire le prescrizioni da 9 (l’8,8% dei 102 processi definiti) a 18 (22,8% su 79).
Giovanni Negri, Il Sole 24 Ore 23/5/2015