Gabriella Pescucci, la Repubblica 23/5/2015, 23 maggio 2015
NAZIONALE - 23
maggio 2015
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Il profumato simbolo del potere
GABRIELLA PESCUCCI
POMANDER , pomme d’ambre, era una pallina di ambra grigia, simboleggiava vita eterna e forza d’animo.
Messa dentro a ciondoli sferici, di metallo finemente inciso e decorato, si portava al collo o alla cintura.
Ebbe una grande diffusione in Francia, poi in Inghilterra, fin dalla metà del XIII secolo. Spesso era impreziosita da altre spezie e le classi agiate la usavano come deodorante, per ridurre i cattivi odori. Gli speziali la consigliavano per difendersi da malattie contagiose come la peste. I medici le attribuivano importanti qualità terapeutiche, persino per la cura contro l’impotenza. I contadini portavano vicino alla pelle un piccolo sacchetto contenente erbe aromatiche. Le spezie erano costose, un lusso raffinato che arrivava dall’estremo oriente e che faceva arricchire i mercanti veneziani.
Il pomander di raffinata fattura, si poteva aprire come gli spicchi di un arancio: ogni spicchio conteneva un diverso aroma, erbe, semi, pietre, ognuna con una diversa specialità curativa. Attaccato in vita con una preziosa catena, si intravede fra le perle e i ricami dorati dei costumi indossati da stelle come Sarah Bernhardt, Bette Davis, Judi Dench o Vanessa Redgrave che in teatro o al cinema, hanno interpretato il ruolo della regina Elisabetta I. Spesso è tenuto in mano, come un profumato simbolo di potere.
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