Valeria Fraschetti, il venerdì 22/5/2015, 22 maggio 2015
A.A.A. CERCASI SOSIA PER STANCHISSIMO DEPUTATO MESSICANO
Lo abbiamo desiderato tutti almeno per un attimo, il potere dell’ubiquità. Perdempiere quella sfilza di impegni in agenda, sbrigare tutto in tempo, vincere su quelle lancette che incalzano imperterrite. E, se sono incalzanti per noi, immaginate per i politici. Che viaggiano come trottole da un capo all’altro del loro Paese. E faticano a star dietro alla mole di appuntamenti nonostante gli elicotteri privati e il sostegno delle loro falangi di aiutanti.
Tuttavia, nessun politico – per quanto è dato da sapere – è mai ricorso ufficialmente alla semplice (eppur bizzarra) soluzione proposta da Renato Tronco Gomez, deputato locale messicano dello Stato di Veracruz, che ha indetto un concorso per trovare un sosia che possa aiutarlo a sostenere gli schiaccianti oneri imposti dalla sua carica. «Cercasi il mio doppio», ha annunciato il parlamentare sulla sua pagina Facebook. Mostrandosi in versione rodeo, camicia a scacchi, sombrero in testa, cavallo accanto, ha specificato che il prescelto dovrà presenziare a feste e comizi. Proprio per questo ai candidati è richiesta non solo somiglianza fisica e capacità di emulazione della sua gestualità: dovranno anche, i candidati-sosia, dimostrare un’adeguata preparazione per poter rispondere alle domande di giornalisti e cittadini.
Le pubbliche apparizioni, però, non saranno finzioni. Per non trarre in inganno gli elettori il doppio dovrà sempre dichiarare di non essere l’originale. E non è l’unico limite che gli s’impone. Egli non potrà mai sostituirsi al deputato nella sua vita privata, tantomeno potrà prendere le sue veci a letto con sua moglie. Così come non potrà sostituirlo nelle riunioni dell’Assemblea statale e alle elezioni, che in Messico sono validate dalle impronte digitali.
Il vincitore riceverà un premio di 2.650 dollari. E un contratto di lavoro, insiste a far notare il deputato. «Cerco di aiutare la gente che non ha lavoro. Sarà pagata e vestita per assomigliarmi» ha dichiarato al Milenio. E ha spiegato che si occuperà personalmente di formare il vincitore e che è disposto ad assumere più persone, qualora vari candidati gli fossero similmente somiglianti. Per ora in quattro hanno risposto all’annuncio, infischiandosene dello scherno che ha inevitabilmente suscitato in Messico la curiosa iniziativa di Tronco. Che a molti è parsa una mossa per guadagnare visibilità. Anche se una certa notorietà, sua malgrado, Tronco l’aveva già, avendo battuto il record d’assenteismo del Parlamento locale di Veracruz. E lui, 45 anni, disinvolto voltagabbana, ex sindaco col Partido Acción Nacional, ex membro del Partido Revolucionario, e poi del Partido Verde Ecologista, oggi indipendente, sostiene che un sosia serve proprio per poter assolvere meglio il suo servizio ai cittadini. Anzi: crede che l’assunzione di una controfigura potrebbe in futuro diventare un modello per altri politici. «Non molto tempo fa parlare della legalizzazione della marijuana era controverso» è il paragone che ha azzardato. «La mia idea è più sana e potenzialmente più utile».