varie, 20 maggio 2015
TRANQUILLO
«Manca una settimana al derby e sono ancora tranquillo, poi man mano che ti avvicini alla partita senti salire la tensione. Ma ne ho giocati parecchi e penso di riuscire a gestirla» (Daniele De Rossi).
DELUSO «Mancini? È deluso, si aspettava di più dalla squadra che con più grinta, carattere e amor proprio otterrà di più» (Massimo Moratti).
FIGO «Adesso vedo il bicchiere mezzo pieno: sono single, sono campione del mondo e sono circondato da belle ragazze. Figo, no?» (Lewis Hamilton).
ANIMA «Non chiedetemi di fare macchine belle, chiedetemi di farle davvero vincenti. Per me la prima cosa è il motore perché ha un’anima. Poi viene tutto il resto». (Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari).
CAPITALE «La miglior macchina non vincerà mai se non è guidata da un grande pilota. Il capitale umano è l’aspetto più importante» (Valtteri Bottas).
MONITA «pesante essere il figlio di Hugo Perotti. Nel calcio argentino se sei “il figlio di” è dura. Io sono arrivato nell’ex club di mio padre, il Boca, a 12-13 anni. Non giocavo tanto e sentivo la gente dire: quello resta lì solo perché è il figlio di Hugo. Per questo non mi piace che mi chiamino El Monita, La Scimmietta. Non per il paragone con l’animale, ma per quello con mio padre, El Mono, La Scimmia» (il fantasista del Genoa Diego Perotti).
CIMELI «La collezionista di cimeli è mia madre, che non butta niente. Le prime racchette, i primi completini, le prime coppette. In fondo, i ricordi sono il modo più semplice e bello per rimanere uniti. E, per me, l’immagine più nitida del punto da cui sono partita e del percorso che ho fatto per arrivare a essere la giocatrice che sono» (Flavia Pennetta).
LIBRI/1 «In molte occasioni leggere mi sembrava solo il modo migliore per rubare tempo al mio lavoro. Così ho cominciato a collezionare libri sul calcio, ne ho oltre un migliaio. Capivo che non erano la stessa cosa, ma in qualche modo dedicarmi a loro era l’unico modo per tenere viva una passione, la lettura, e una passione diventata lavoro, il pallone» (Arrigo Sacchi).
LIBRI/2 «Mi piacciono i libri di storia. E la storia dell’Italia e del mondo mi ha insegnato che vincono sempre i poteri, ma che bisogna combatterli perché i poteri per buttarli giù ci si impiega un bel po’ di tempo, ma la gente alla fine vince» (Maurizio Zamparini).