Luciano Mondellini, MilanoFinanza 19/5/2015, 19 maggio 2015
NELL’AUTO NESSUNO RENDE COME FCA
Negli ultimi tre anni non c’è stata partita. Fca, complice anche le numerose operazione straordinarie ideate dal suo amministratore delegato Sergio Marchionne, è di gran lunga la casa automobilistica nel Vecchio continente che nel mondo ha garantito ai suoi soci il più corposo total return (la somma tra i dividendi distribuiti e le performance del titolo in borsa).
Secondo una ricerca condotta dalla rivista specializzata Automotive News e da PriceWaterhouseCoopers, il Lingotto ha garantito negli ultimi tre anni il 243,7%, il 79,3% negli ultimi 12 mesi e 57,8% nel primo trimestre 2015. Rendimenti che consentono a Fca di essere in testa a tutte e tre le classifiche temporali stilate da Automotive News. Oltre alle ottime performance in termini di immatricolazioni di Chrysler sui mercati nordamericani, il titolo del Lingotto ha potuto beneficiare delle numerose operazioni straordinarie varate da Marchionne negli ultimi periodi. Basti ricordare, per rammentare soltanto le più importanti, la scalata di Fiat al 100% di Chrysler nel gennaio 2014, la fusione tra Fiat e Chrysler in Fca siglata nei mesi tra agosto e ottobre, infine la quotazione del titolo Fca a Wall Street e negli ultimi giorni di ottobre 2014 la decisione di scorporare Ferrari da Fca e di quotarla a Wall Street. Una mossa annunciata a sorpresa che porterà la Rossa nella controllante Exor a inizio 2016, ma sintanto che non ci sarà la quotazione garantirà al titolo Fca un potente turbo. Infatti solo chi sarà azionista Fca avrà in automatico azioni Ferrari quando questa sarà quotata in borsa.
Ottimo anche il rendimento di Peugeot capace di garantire il 76,9% negli ultimi 36 mesi, il 56% nell’ultimo anno mentre il total return ha raggiunto il 52,5% nel trimestre. La casa francese, dopo la crisi che ha visto la famiglia omonima abbassare la quota nel capitale per fare entrare lo Stato transalpino e i cinesi di DongFeng, ha iniziato un percorso positivo che ha riportato i conti in ordine. Nel 2014 l’utile operativo della casa francese ha raggiunto 905 milioni facendo segnare un netto miglioramento nei confronti della perdita operativa di 364 milioni registrata nel 2013. Bisogna notare infine che solo il Lingotto e la casa del Leone hanno rendimenti superiore a quello dell’indice generale del settore calcolato da PricewaterhouseCoopers, che ha reso il 41% nel primo trimestre 2015. Un gradino sotto il rendimento di Renault, mentre è inferiore quello delle tre tedesche, Volkswagen, Daimler e Bmw, che stanno dominando il segmento premium a livello internazionale.
Luciano Mondellini, MilanoFinanza 19/5/2015