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 2015  maggio 19 Martedì calendario

DAVIDE

& SERENA, LO SCUDETTO SOTTO LO STESSO TETTO -
Serena Ortolani rivendica secca: «Io lo avevo detto subito, quando l’anno scorso ho firmato per Casalmaggiore: “vengo qui per vincere, non perché c’è mio marito”». Che poi vincere può voler dire tante cose, e adesso ognuno ha la propria versione dei fatti e delle aspettative. Comunque, Serena forse allora raccontava solo una mezza verità. Però alla fine ha avuto ragione in pieno. Nel bel mezzo della favola di una squadra partita con la semifinale come obiettivo e arrivata a vincere lo scudetto, c’è la loro storia. Ci sono la Ortolani e Mazzanti, opposto e allenatore campioni d’Italia; Serena e Davide, marito e moglie, mamma e papà di Gaia.
Il matrimonio E quindi non credeteci più di tanto, quando i casalaschi raccontano che loro ci credevano, erano da tempo consapevoli di poterlo conquistare, questo scudetto. E che non si considerano per niente una sorpresa. Storie: la prova è che Mazzanti e la Ortolani hanno fissato il matrimonio, ma adesso hanno qualche problemino. Perché sono già sposati sì, ma solo in comune (a Fano). «In chiesa la data designata è il 29 agosto. Il problema è che le cose sono andate così avanti che non abbiamo ancora fatto niente e dunque – ride lui – la vedo dura che riusciremo a farlo davvero quest’estate». Sarebbe bello sapere cosa ne pensa lei.
MENAGE Ed è bello sentirli raccontare di come gestiscono la vita quotidiana, lo stress di una finale scudetto nella diversità di ruoli, la gerarchia del campo e la convivenza delle mille cose di casa. Il tutto mescolato alle esigenze di una bimba di venti mesi. Spiega Davide: «Abbiamo messo le cose su due livelli. Fisicamente, intendo: in casa. Abbiamo un appartamento su due piani: al secondo c’è la pallavolo, la stanza in cui studio i video; al primo c’è Gaia, c’è la famiglia». Che magari quando le cose vanno bene è anche facile separare ruoli e momenti, ma se qualcosa non funziona è ovvio parlare, scaricarsi, cercare soluzioni col/la compagno/a. «In effetti – ammette Serena – nel momento più difficile della stagione, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, ci sarebbe anche venuto da parlarne di più. Ci ha aiutati molto Gaia: con lei ci sono tante altre cose a cui pensare». E diventa più facile dare a tutto il giusto peso. «Se scappa qualcosa di pallavolo – prosegue lei – è sempre con lo scopo di migliorarci, ma è molto raro. Una cosa che non farei mai è parlare male di una compagna a lui. Ma non è una cosa da me: siamo tutti e due molto schietti». Riprende Davide: «Penso di poter dire che in palestra se uno non lo sapesse potrebbe non accorgersi che siamo marito e moglie. E il problema delle preferenze davvero non lo sento. Secondo me siamo molto bravi a dividere i due aspetti della nostra vita. Persino su quando andiamo all’allenamento in auto abbiamo una regola: all’andata si può parlare dell’allenamento o del prossimo avversario, al ritorno no, si parla d’altro».
A conegliano L’altra regola, quella iniziale, dopo la nascita di Gaia era: «Non andare in squadre a più di un’ora di distanza l’una dall’altra». E invece, in tempi diversi, prima lui poi lei, sono finiti sotto lo steso tetto, ed è così che il primo anno di matrimonio e schiacciate insieme è diventato uno degli scudetti più romantici di sempre. Storia bellissima e già finita. Perché Davide e Serena se ne andranno. E anche questa è una prova che il finale è stato talmente lieto da prendere in contropiede tutti, protagonisti compresi. All’incertezza di essere confermati entrambi, marito e moglie hanno preferito la sicurezza di poter proseguire ancora insieme. Forse già oggi saranno annunciati da Conegliano.