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 2015  maggio 17 Domenica calendario

ORRORE A TIVOLI, 16 COLTELLATE ALLA FIGLIOLETTA

TIVOLI Attimi di straordinaria follia, la quiete di una famiglia spazzata via in pochi istanti, giusto il tempo per un padre di famiglia di andare in cucina, prendere un coltello e poi colpire decine di volte la moglie e la figlia mentre dormivano. Alle 6.30 di ieri mattina, davanti al cimitero di Tivoli in largo Saragat, si è consumato il dramma che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze tragiche. Le due, la mamma 44 anni e la bambina appena 6, sono salve anche se colpite, rispettivamente, da 6 e ben 16 coltellate inferte con una piccola lama, tipo quella di un pelapatate. La mamma, svegliata all’improvviso dal marito che le era salito sopra con in mano il coltello, ha avuto la prontezza di buttarsi sulla figlia, per proteggerla. «Ho cercato di resistere per lei, dovevo proteggere mia figlia», avrebbe poi raccontato ai poliziotti dopo essere stata medicata.
Dietro alla follia dell’uomo, un promoter finanziario di 49 anni, ci sarebbero problemi di depressione causati da una truffa da 300 mila euro subita tempo fa e che aveva creato problemi economici alla famiglia. Sembra si sentisse responsabile delle difficoltà che aveva creato ai suoi cari. Nessuno, però, si aspettava un simile gesto anche perché l’uomo è ben voluto da tutti e considerato una persona educata e tranquilla.
POLMONE LESIONATO
Tra la madre e la figlia la più grave è proprio la piccola, ricoverata in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli per una ferita che lesionato, leggermente, un polmone. I medici hanno deciso di tenerla sotto osservazione ma, al momento, non si è reso necessario l’intervento chirurgico. Il papà gli ha inferto altre ferite al collo, al polso, al torace ed alla mano. La mamma, invece, è meno grave con ferite alla schiena, al petto, sotto le costole, alle braccia e ad un dito. Dimessa con 30 giorni di prognosi, è poi rimasta accanto alla figlia. Lui, invece, dopo essere stato portato in stato di choc al commissariato, è stato visitato e sedato al pronto soccorso di Tivoli e poi trasferito a Rebibbia. Al momento non avrebbe ancora parlato.
I poliziotti di Tivoli, coordinati dal primo dirigente Mariella Chiaramonte, hanno cercato di ricostruire quei drammatici attimi tra il racconto della madre e quello dei vicini. Al momento, invece, nulla si sa delle motivazioni che hanno spinto l’uomo ad un tale gesto. La coppia da qualche tempo dormiva divisa a causa di disturbi del sonno di lui. Tra le 6.30 e le 6.45 l’uomo si è alzato e, senza svegliare nessuno, è andato in cucina. Preso il coltello è andato in camera e si è avventato sui corpi della moglie e della figlia. La don na, dopo i primi colpi, è riuscita a fuggire insieme alla piccola arrivando sul pianerottolo. Le urla, intanto, avevano già svegliato i vicini, subito accorsi. Davanti alla porta c’era già una ragazza che ha aiutato madre e figlia, insanguinate, a mettersi in salvo nella casa dei dirimpettai. L’uomo, rimasto da solo, ha tentato il suicidio cercando di buttarsi dal balcone ma è stato fermato da due vicini che sono riusciti a bloccarlo, in mutande ed in stato confusionale, sul divano in attesa della polizia. Resta il dubbio se la sua intenzione fosse di uccidere la famiglia e poi togliersi la vita o se il suicidio sia stata una scelta successiva all’aggressione.