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 2015  maggio 19 Martedì calendario

LE GANG CRIMINALI DEI MOTOCICLISTI DA FILM

Il mito romantico dei biker come cow boy ribelli sui loro cavalli cromati, più anarchici che banditi solitari, va in frantumi in una domenica pomeriggio di primavera in un parcheggio di Waco, in Texas, dove una colossale rissa si è trasformata in un massacro. Prima calci e pugni tra questi eredi, spesso in avanti con gli anni, degli «Hells Angels» californiani. Poi le catene e le mazze chiodate tirate fuori dai ripostigli delle moto. Infine i coltelli e le pistole.
Nove morti e 18 feriti è il bilancio di questo folle pomeriggio di sangue. Al quale ha preso parte anche la polizia che era presente in forze, avendo previsto gli scontri. Non è riuscita a impedirli e, anzi, ha partecipato alla sparatoria, ma è riuscita quantomeno a evitare il coinvolgimento di altri cittadini che affollavano il centro commerciale texano. Ma adesso si temono vendette tra le gang rivali e rappresaglie contro gli agenti.
«Mai visto niente di simile», dicono i detective di una città nella quale, pure, la violenza è di casa, a partire dall’assedio del 1993 al «compound» della setta criminale di David Koresh, conclusosi con 74 morti. Anche al tribunale locale presto potranno dire di non aver mai visto niente di simile: la polizia ha arrestato ben 170 persone sulla scena della strage e Patrick Swanton, il portavoce dello sceriffo della McLennan County, dice che verranno incriminati e processati tutti come membri di organizzazioni criminali, se non addirittura per omicidio: un’imputazione che in Texas può comportare la pena di morte.
Un raduno di duecento biker in un ristorante della catena «Twin Peaks», nota soprattutto per le cameriere che servono in bikini, si è trasformato in una rissa e poi in un regolamento di conti che, iniziato nei bagni, si è rapidamente propagato tra i tavoli del locale e poi all’esterno dove, dice la polizia, a un certo punto c’erano ben 30 biker che sparavano l’uno contro l’altro: una scena che neanche il più esagerato sceneggiatore di Hollywood avrebbe mai osato rappresentare.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, le processioni di veterani tatuati, ragazzi delle borgate, ma anche distinti professionisti, che con le loro giacche di pelle e le borchie d’acciaio, vanno in giro a cavallo di immense Harley Davidson che fanno vibrare l’aria, sono parte integrante del panorama delle strade d’America.
Gli «Hells Angels» sono diventati un simbolo della controcultura americana degli anni Cinquanta e Sessanta, e anche quando si sono moltiplicate le gang rivali sempre più violente – ormai vere e proprie manifestazioni del crimine organizzato – la gente ha continuato a pensare ai biker avendo negli occhi il Marlon Brando de Il selvaggio (film del 1953) o le scene del serial televisivo Sons of Anarchy.
Ma di romantico, ormai, le gang dei biker hanno ben poco: i Bandidos o i Cossacks (i cosacchi) sono organizzazioni con migliaia di adepti e ramificazioni anche all’estero, che si mantengono con le rapine, lo spaccio e la produzione anfetamine. Bande che, dicono gli agenti infiltrati in questi gruppi, sono molto simili, per struttura e codici d’onore, alle cosche mafiose.
Miti del passato a parte, i biker sono stati fin qui tollerati per la loro origine (veterani di guerra che non sono riusciti a integrarsi nella società) e perché hanno quasi sempre mantenuto la loro violenza all’interno del mondo delle gang.
Ma i loro crimini sono diventati sempre più feroci (il fondatore dei Bandidos si è preso due ergastoli per aver ucciso due spacciatori a El Paso, dopo averli costretti a scavarsi la tomba) e si sono diffusi anche all’estero: nel 1984 una faida tra Bandidos e la gang dei Comancheros ha fatto 7 morti e 28 feriti in Australia, mentre a metà degli anni Novanta i Bandidos sono stati di nuovo protagonisti, stavolta contro gli Hells Angels, di una guerra con 12 morti in Scandinavia. Guerra latente anche in Canada: il Quebec ha contato più di 150 vittime negli ultimi vent’anni. A Waco, ora in stato d’assedio, polizia locale e Fbi hanno provato a dire basta.