Matteo Pucciarelli, la Repubblica 17/5/2015, 17 maggio 2015
“È UN ARRUFFAPOPOLO IN CERCA DI VISIBILITÀ COSTI QUEL CHE COSTI”
[Intervista a Flavio Tosi] –
MILANO.
Cosa ne pensa Flavio Tosi — candidato alla guida della Regione Veneto — del suo ex compagno di partito Matteo Salvini? «È un arruffapopolo inconcludente, in cerca di visibilità e ad ogni costo».
Sindaco, ogni volta che il leader della Lega fa un comizio succede il finimondo. Di chi è la colpa?
«Che c’è un atteggiamento antidemocratico da parte di chi cerca lo scontro con lui mi pare evidente. Dopodiché Salvini sta alimentando le tensioni sociali facendo lo spaccamontagna».
Quindi Salvini provoca?
«Ma sì. Che poi se uno pensa alla sua storia lo capisce da solo com’è fatto. Prima, giovanissimo, frequenta il “Leonka”, poi mette insieme i “comunisti padani”, adesso è magicamente diventato lepenista. Quando viene qui da noi fa l’indipendentista veneto, poi va in Sicilia e parla di unità nazionale. È tutto slogan e demagogia alla Grillo, con il risultato finale che non ne combina una».
Ma perché cosa dovrebbe fare secondo lei?
«No dico, ha sentito quando va nei campi rom e dice “ora prendo una ruspa”? Ha mai visto la ruspa? Oppure minaccia “occupo il ministero”. L’ha fatto? Macché. Cerca di farsi pubblicità, è evidente».
Viene contestato proprio per le cose che dice, come quelle sui rom.
«E io consiglierei di ignorarlo. Poi è anche vero che qualcuno giustifica la propria esistenza attaccando Salvini. Anzi, se la giustificano a vicenda, gli uni e gli altri. A me dispiace solo per il grande impiego di forze dell’ordine, che potrebbero fare altro, e per gli agenti feriti, ogni volta».
Anche i manifestanti però ne prendono...
«Sì ma se fai il violento poi succede».
Dai “comunisti padani” a Casa Pound dice lei, ma allora qual è la vera identità di Salvini?
«È quella che conviene nel tempo e nel luogo in cui si trova, lui cambia la felpa in base alla circostanza, preferisce la demagogia. È il miglior alleato di Renzi, averne di opposizione così, vinci per tutta la vita...».
Il centrodestra esiste ancora? Alfano e Salvini se ne dicono di tutti i colori.
«Quando la Lega era al governo arrivavano clandestini a migliaia anche allora e per senso di responsabilità facemmo delle sanatorie. Salvini oggi spara scempiaggini di ogni tipo perché sa che non andrà mai al governo. Gli basta essere il capo di un’opposizione estremista e perdente, sostiene cause improbabili e impraticabili, dall’uscita dall’euro alla flat tax».
Ma vi siete più sentiti dopo la sua uscita dal Carroccio?
«No, non ci tengo, con chi manca di parola non intrattengo rapporti».
Matteo Pucciarelli, la Repubblica 17/5/2015