varie, 18 maggio 2015
CATTIVERIA/1
«In generale siamo molto soft, molli, non abbiamo la giusta cattiveria agonistica.. Quella fa vincere: la compreremo» (Roberto Mancini).
CATTIVERIA/2 «Io sono francese e il ritiro non è nella mia cultura. È utile solo se aiuta la squadra a vivere insieme e a preparare la partita. Il ritiro mette tanta pressione, a volte ne hanno bisogno, a volte no. Non giochiamo con la Primavera, ma con uomini che hanno le loro responsabilità. Non devo trattare i miei calciatori come bambini, anche se a volte devo fare il papà cattivo» (Rudi Garcia).
SCUGNIZZO «Sono cresciuto sulla strada, a Scampia, a 50 metri dal campo Don Guanella, senza regole, come uno scugnizzo. Sono forte di carattere e ho avuto la fortuna di conoscere Paolo Palermo, lui ha sempre creduto i me. Quando andai ad Avellino mi disse: fai 20 presenze e ti compro la Smart che desideri tanto. Ho vinto la scommessa» (il difensore del Genoa Armando Izzo).
RICORDI «Da ragazzo, ho trascorso tante vacanze a Camogli, in Liguria. Ed ho giocato in Italia più tornei juniores che in qualsiasi altro paese: Firenze, Prato, Milano, Arezzo, Genova... Ho anche vinto il primo torneo pro, a Milano... Insomma, ho tanti bei ricordi» (Roger Federer).
LOOK «Mi piace? L’Italia è il centro del mondo per la moda. A New York, la capitale mondiale dei media, se vuoi parlare di look parli di Italia, per me è una fortuna essere qui. Sì, anche abitare nella palazzina qui di fronte, fare la spesa sotto casa al negozietto bio e farmi da mangiare. Ho appena imparato a cucinare» (Metta World Peace).
COMPAGNI «Cambio spesso compagno di camera, sono stato anche con Boom e con altri. Così ci conosciamo meglio e facciamo gruppo. Le vittorie nascono anche così» (Fabio Aru).
CARATTERE «Ho il mio carattere. Faccio, ci credo, lo voglio, poi però ogni tanto mi perdo. Ma ho 25 anni. E posso ancora migliorare. Ho limiti da superare» (Diego Ulissi).
MARCHIO «Se, da sola, la mia famiglia non può farcela, allora sarà fondamentale reperire investitori capaci di contribuire al rilancio del Milan. Mi pare di aver capito, però, che quanti si interessano all’acquisto della società pongano come condizione essenziale la mia partecipazione alla loro avventura. Evidentemente chi pensa di trattare l’acquisto del Milan lega il marchio del club in modo inscindibile alla mia persona.» (Silvio Berlusconi e la cessione del Milan).