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 2015  maggio 16 Sabato calendario

CAIRO, UTILE DIMEZZATO A 1,9 MLN

Urbano Cairo l’aveva detto: è ora di potenziare il palinsesto di La7 per avere un pomeriggio più vivace che spinga gli ascolti e per ridurre le trasmissioni politiche. Se poi si aggiunge l’andamento negativo del mercato pubblicitario tricolore, ecco che i conti del primo trimestre 2015 della Cairo communication confermano il trend: l’utile netto più che dimezza a 1,9 milioni di euro dai 4,9 milioni al 31 marzo 2014, con le attività concessionarie che contribuiscono con un risultato netto per 264 mila euro, in calo dai precedenti 1,5 milioni, mentre La7 è in rosso per 327 mila euro rispetto all’utile nel 2014 per quasi 2,1 milioni di euro.
A livello di gruppo, l’ebitda è di 2,6 milioni (contro i precedenti 5,8 mln) e l’ebit è pari a 0,7 milioni da 4,6 mln. Secondo i conti sul primo trimestre di quest’anno approvati ieri dal cda della società guidata dal patron del Toro, l’ebitda de La7 è stato negativo per 1,4 milioni e il suo ebit pari a -2,7 milioni (nel 2014 rispettivamente a +0,8 mln e +0,3 mln), «a causa dell’andamento dei ricavi pubblicitari», hanno fatto sapere dalla Cairo communication che ha anche aggiunto come «il gruppo ha continuato ad impegnarsi con l’obiettivo di consolidare i risultati degli interventi di razionalizzazione e riduzione dei costi realizzati nel 2013 e 2014». Per le attività pubblicitarie in veste di concessionaria, invece, l’ebitda e l’ebit restano positivi, rispettivamente per 0,8 mln e 0,5 milioni, ma contraggono se confrontati con gli stessi dati del primo trimestre 2014 pari a 2,6 mln e 2,2 milioni. A livello di ricavi, infine, La7 registra un fatturato di 25,6 mila euro (-10,2%), le attività concessionarie ricavi netti per 34,2 mila euro (-12,7%). Invece, i ricavi lordi del gruppo si attestano sui 64,1 milioni (-6,4%).
Complessivamente, comunque a proposito di La7, la società editoriale ricorda come normalmente il primo trimestre abbia una maggiore incidenza dei costi, viste le caratteristiche del palinsesto tv e per la ripartizione dei ricavi pubblicitari. A fine 2014, infatti, sui 23,8 milioni di utili di tutto il gruppo era più della metà del risultato netto a provenire dalla gestione corrente di La7 (13,050 mln).
Spingono le performance della Cairo communication soprattutto i periodici editi che portano a casa un ebitda di 3,2 milioni di euro (+34,7%), un ebit di 3 milioni (+40,4%) e un utile di 1,979 mln. Il fatturato sfiora i 21,7 milioni di euro (-2%), grazie a «ottimi risultati diffusionali, con ricavi diffusionali in crescita a 17,7 milioni di euro (17,5 milioni nel primo trimestre 2014)» (+1,1%), hanno sottolineato dalla Cairo. «Con riferimento ai settimanali, il gruppo con oltre 1,8 milioni di copie medie vendute nei tre mesi gennaio-marzo 2015 si conferma il primo editore per copie di settimanali vendute in edicola, con una quota di mercato di oltre il 25%». Anche tra i periodici, Cairo ha avviato e manterrà degli interventi di efficientamento, soprattutto sul fronte delle spese di produzione, editoriali e distributive.
Infine la posizione finanziaria netta consolidata che rimane positiva per 133,5 milioni di euro e in miglioramento dai 124,1 milioni di euro registrati al 31 dicembre scorso (già comprendendo gli 88 milioni di euro versati da Telecom Italia come dote al momento della cessione del canale tv). La7 ha una posizione finanziaria netta di 108 milioni di euro (erano 106,5 milioni a fine 2014). Per quanto riguarda i prossimi mesi, il manager (impegnato come socio al 3,7% anche nella partita Rcs-Corriere della Sera in vista della presentazione del prossimo piano industriale) vuole «perseguire lo sviluppo dei suoi tradizionali settori di attività, tra editoria periodica e raccolta pubblicitaria, per i quali si considera realizzabile l’obiettivo di continuare a conseguire risultati gestionali positivi», hanno concluso dal gruppo. Oltre che «impegnarsi con l’obiettivo di consolidare i risultati degli interventi di razionalizzazione e riduzione dei costi del settore editoriale televisivo. Unica nota dolente: «l’evoluzione della situazione generale dell’economia potrebbe condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi». Ieri il titolo ha chiuso in Borsa a +0,45% a 4,944 euro.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi 16/5/2015