Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  maggio 16 Sabato calendario

FRANCIA, VOLEVA VIETARE L’ISLAM: RICOVERO COATTO PER UN SINDACO

Appena ottomila abitanti, Venelles, comune francese non lontano da Marsiglia. Ma ieri è balzato sulla ribalta della cronaca per le esternazioni del suo sindaco neogollista, Robert Chardon, pronto pronunciarsi più volte per il «divieto del culto musulmano in Francia» e per il trasferimento dei fedeli dell’islam alla frontiera. Immediate le reazioni già dai vertici del partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, con la numero due Nathalie Kosciusko-Morizet che ha confermato di aver «chiesto una procedura di esclusione per dichiarazioni assurde che non corrispondono in alcun modo ai valori e al progetto dell’Ump».
Anche Sarkozy è stato senza ambiguità: «Condanno questa proposta anche se la laicità significa pure fissare dei limiti. Diritti e limiti sono due cose che vanno insieme». In cura da tempo a un trattamento contro il cancro, il sindaco Chardon è stato sottoposto a ricovero coatto per accertamenti sanitari. Pur con pieghe per una volta surreali più che inquietanti, l’episodio potrebbe corrispondere secondo alcuni osservatori, all’ennesima spia del clima interno di tensione nella scia degli attentati jihadisti parigini d’inizio anno.