La Stampa 16/5/2015, 16 maggio 2015
SARKOZY
Alla fine del primo «live tweet» della sua vita, più di un’ora di chat serrato (e imbarazzante), Nicolas Sarkozy ha ostentato ieri relax in un video, dove ai suoi interlocutori ha dichiarato: «Dato che ha funzionato così bene, vi prometto che lo rifaremo». Ma ne siamo proprio sicuri? L’hashtag #NSDIRECT, in realtà, ha attirato un fiume in piena di messaggi insolenti e offensivi.
L’iniziativa era stata lanciata mercoledì sera. «@NicolasSarkozy risponde alle vostre domande venerdì 15 maggio alle 11:30 – si leggeva sul suo conto -. Cominciate a twittarle». Già giovedì mattina erano più di 10mila. Un’ora dopo la fine del chat, ieri, si era arrivati a 59mila. «Chi è più truccato: Nadine Morano (ndr, collega dello stesso partito di Sarkozy, l’Ump, e sua fedelissima) o i conti delle tue campagne presidenziali?», ha chiesto un agguerrito @hatn987, facendo allusione alle inchieste giudiziarie che ancora incombono su Sarko per sospetti illeciti finanziamenti. Insomma, l’uomo politico francese non ha fatto eccezione rispetto a Barack Obama e Angela Merkel, che nel passato si sono confrontati ai social network, con risultati discutibili. Nella valanga di tweet, non ne è passato inosservato uno che chiedeva di «proibire il culto musulmano in Francia». Tanto più che arrivava da Robert Chardon, sindaco Ump della cittadina di Venelles. Il partito ha subito avviato una procedura di espulsione per Chardon.