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 2015  maggio 15 Venerdì calendario

RCS RIDUCE IL ROSSO NEL TRIMESTRE

Il calo della raccolta pubblicitaria si fa ancora sentire sui conti Rcs del primo trimestre del 2015, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, ma migliorano i margini e la perdita si riduce notevolmente rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. Il periodo è quindi ancora di transizione per il gruppo editoriale, sia per il cambiamento alla direzione dei due maggiori giornali, il Corriere della Sera in Italia ed El Mundo in Spagna, ma soprattutto perché è in corso la due diligence per la vendita dei libri a Mondadori, passo fondamentale (insieme ad altre cessioni su cui ci sono «ulteriori trattative»), per ridurre il debito ai livelli prefissati con le banche.
Entro qualche settimana poi sarà pronto il nuovo piano industriale, focalizzato sui due business core di Rcs, ossia news e sport, ha spiegato l’a.d.
Pietro Scott Jovane durante la conference call di presentazione dei risultati agli analisti. In particolare «sullo sport abbiamo asset da espandere in Italia e Spagna che possono incrementare i nostri ricavi». I motivi sono differenti, ha aggiunto l’a.d.: le audience sportive sono del 40% più veloci delle altre e sono un driver di traffico su pc, tablet, mobile. Gli eventi come il Giro, poi, con i suoi spin off nel mondo (Abu Dabi e Dubai) garantiscono ricavi e margini in crescita anno su anno ed è in questa direzione che Rcs si dovrà muovere.
Venendo ai numeri, i ricavi consolidati sono stati di 256,5 milioni di euro, in calo del 2,4% principalmente a causa della raccolta pubblicitaria (-4,7%) dal momento che i ricavi da diffusioni sono stati pressoché stabili (-0,5%). Nella sola Italia i ricavi diffusionali sono addirittura in aumento del 4,7% (72,9 milioni) anche grazie all’incremento di prezzo del Corsera a gennaio, contro una pubblicità in calo del 9,1% (43,2 mln). In totale i ricavi italiani sono calati dell’1,1% (a 121,4 mln), mentre quelli spagnoli dell’8,4% dopo un -1% per la pubblicità e un -14,1% per le diffusioni.
Peraltro nel nostro paese le copie digitali sono aumentate del 24% nel trimestre appena passato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi digitali rappresentano oltre il 14% dei ricavi totali di gruppo e hanno superato i 36 milioni (+2,5%).
È l’uscente Rcs Libri che però registra la crescita maggiore del fatturato: +9,3% a 21,2 milioni, con un ebitda in miglioramento ma sempre negativo a -6,9 milioni.
Tornando al gruppo, il margine operativo lordo è negativo per 23,4 milioni (-45,9 milioni un anno fa), mentre pre oneri e proventi non ricorrenti migliora di 7 milioni a -22,3 milioni di euro. La perdita dei tre mesi si riduce dai 53,9 milioni del primo trimestre 2014 ai 35,2 milioni di quello appena passato. Peggiora l’indebitamento: 507 milioni, dai 482 milioni di fine 2014 (dovrà essere sotto i 440 milioni a fine anno). Da considerare però anche gli investimenti per 15 milioni sui nuovi prodotti (metà dei quali per la Gazzetta tv).
I tagli intanto proseguono: 13 milioni in questi tre mesi, per arrivare al totale dei 220 milioni previsti dal piano triennale che si concluderà quest’anno. E a proposito dell’intero 2015, il gruppo prevede ricavi consolidati «in lieve crescita» (effetti positivi anche dall’Expo: «Useremo l’intera finestra per più iniziative», ha detto l’a.d. «Con il primo speciale abbiamo avuto il doppio dei ricavi dello speciale dell’anno scorso»), mentre si conferma il ritorno a un utile operativo. Da Scott Jovane anche un commento sull’accordo Facebook-editori per Instant articles: «penso che vada nella giusta direzione. Sembra essere pensata in modo da dare supporto agli editori per compiere la transizione al digitale. In ogni caso non ci sono notizie che ci riguardano per ora».
Il titolo in Borsa ieri ha chiuso in calo dell’1,15 a 1,20 euro, mentre dall’a.d. di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, è arrivata l’assicurazione che la sua società non intende far variare la propria quota, al momento al 4,4%.
Andrea Secchi, ItaliaOggi 15/5/2015