Anna Maria Angelone, Panorama 14/5/2015, 14 maggio 2015
UN DIAMANTE NON È PER SEMPRE
Estrarre diamanti sarà molto più difficile. E costoso. Così, almeno, sostiene De Beers, primo fornitore mondiale di questo prezioso. Stando a quanto riportato dal quotidiano francese Le Monde, la società con sede a Londra prevede un calo della produzione globale dal 2019. Motivo? La mancala scoperta di nuovi giacimenti, che renderebbe indispensabile scavare più in profondità (oltre i 600 metri) nelle miniere. L’affannosa ricerca di nuovi filoni diamantiferi è gestita degli stessi produttori nella più assoluta segretezza. E il settore sta affrontando varie sfide. Causa crisi economica, la domanda di preziosi si è contratta, gli intermediari con diritto esclusivo di selezione delle gemme hanno subito, per vari motivi, una stretta creditizia che ha spinto molti a ritirarsi. E i prezzi sono scesi. De Beers ha reagito annunciando un taglio della produzione (da 34 milioni di carati previsti a 30-32). L’altra minaccia è la diffusione di diamanti sintetici, sempre più raffinati. Non mancano le sorprese. La Groenlandia potrebbe nascondere nuovi giacimenti. Come già accaduto per l’Australia: la ricerca scientifica certificò un terreno di rocce e minerali idonee, si iniziò a scavare e saltarono fuori i diamanti.