Giuseppe De Bellis, Style, il Giornale 14/5/2015, 14 maggio 2015
GLI ARDORI PRESIDENZIALI DEL GIOVANE RUBIO
[Marco Rubio]
Marco Rubio è ambizioso. Candidato alla nomination repubblicana per il 2016, ha esordito nella corsa così: «Hillary Clinton è il passato, io il futuro». Nessuno sa oggi dove potrà arrivare il giovane senatore della Florida con origini cubane, ma vale la pena seguire la sua storia. «Il partito repubblicano per la prima volta da tanto tempo ha la possibilità in queste elezioni di presentarsi come il partito del futuro». E Rubio, dice di se stesso, è appunto il futuro. Il che significa non solo giovane d’età, ma diverso di provenienza, possibile leader di una generazione che si contrappone ai clan storici, alle famiglie che da decenni decidono le sorti dell’America. Il suo messaggio, dunque, è rivolto non solo a Hillary Clinton (67 anni), ma anche a quel Jeb Bush (62 anni) la cui discesa in campo è attesa e che da ex governatore repubblicano della Florida fu uno dei mentore dello stesso Rubio.
Il senatore si prepara alle elezioni del 2016 dal giorno in cui è entrato in Senato, vincendo le elezioni di midterm del 2010.
All’epoca era vicino ai Tea Party antitasse ai quali però non aveva ufficialmente aderito. In sei anni ha avuto alti e bassi: un’immediata popolarità che l’ha fatto presentare come l’Obama di destra, ma anche una serie di infortuni che l’hanno messo in difficoltà. È considerato un ottimo combattente da campagna elettorale. Alle primarie repubblicane per il seggio senatoriale in Florida sconfisse il governatore uscente Charlie Crist.
Laureato in legge a Miami, ex presidente della Camera dei Rappresentanti statale è figlio di un cameriere cubano fuggito da Fidel Castro finito a Las Vegas e di una donna delle pulizie. Facile dire: è il nuovo rappresentante dell’American dream. Facile, ma indiscutibile. Perché proviene da una famiglia modesta e per giunta di immigrati ed è arrivato a Washington in rampa di lancio. Cerca un posto da candidato presidente. Dura, ma se la gioca. La corsa è così lunga che non si può prevedere il suo destino. Ci prova.