Paolo Siepi, ItaliaOggi 14/5/2015, 14 maggio 2015
PERISCOPIO
Forza Italia al 4% in molte città. Ormai sta diventando un partito omeopatico. Gianni Macheda.
(mfimage) Non mi piace il termine Ditta usato da Bersani per identificare il Pd. Un termine, questo, che dà la sensazione di una struttura che difende se stessa più che i cittadini. Goffredo Bettini, europarlamentare, ed ex coordinatore nazionale del Pd (Francesca Schianci). La Stampa.
Se la mettiamo sul piano degli affetti, stanti i rapporti strettissimi che ho avuto anche con la vecchia guardia del Pd, la vicenda è molto dolorosa, per me. Lacerante. Devastante. Parliamo di persone con cui c’erano amicizia e simpatia, ma quello che son costretto a dare è un giudizio politico senza appello. Sembra di avere di fronte un gruppo di ubriachi, di gente drogata, non più in sé. Non capisco cosa sia successo. In nessuna loro azione riconosco la tradizione, non dico del partito, ma di una vocazione politica che mi ha accompagnato in tutta la mia vita. La voglia di vedere la realtà. Di dire «ha vinto questa corrente, ragioniamoci». Sergio Staino, disegnatore satirico, inventore di Bobo, l’operaio Pci (Malcolm Pagani). Il Fatto.
Renato Brunetta (che sta con Silvio a spada tratta) dice: «Detestano il Cavalier, è vero, ma perché è un osso duro, perché si è messo di traverso alle scalate ostili, perché Berlusconi ha impedito un’opa su Forza Italia. In tanti ci hanno provato, ma sono andati tutti a sbattere». Speravano di ereditare e guarda che brutta fine. Ugo Magri. La Stampa.
La Rolex si indigna per l’accostamento fra i suoi orologi e i violenti, eppure finché il suo orologio è stato associato a ricchi viziati, politici corrotti, squali della finanza, gli svizzeri hanno goduto e incassato. Dagospia.
Bersani: la minoranza del Pd non si ritira ma resta a combattere nel partito! Sai ancora gli ultimatum che abbiamo da spendere? Vignetta di Ebert. Il Fatto.
Fabio Fazio mi odia. È una vecchia storia. Ai tempi in cui mi sentivo il cervello di Chiambretti, militavamo in campo avverso. Piero era il cocco di Guglielmi, il direttore di Raitre. Fazio il protetto di Voglino, il capostruttura. Chiambretti era al vertice e Fazio una semplice comparsa. Fazio è l’uomo meno buono del mondo. È la caricatura del buono. È tra le persone più cattive che conosca. Ma per fortuna ha un cervello che lavora per lui. Un negro di fatica, un compagno di banco, una brava persona di nome Pietro Galeotti. Lui il libro su Sonego e Sordi l’aveva letto tutto. Altri, anche tra i recensori, si sono fermati prima. Tatti Sanguineti (Nanni Delbecchi e Malcom Pagani). Il Fatto.
In Europa le aziende editoriali che vanno bene hanno un rapporto costi/ricavi tra l’80 e l’85%, mentre Rcs ha il 98%. C’è spazio. Dove, non sta a me dirlo, ma al management. L’unica scelta è tagliare i costi del 20%. Urbano Cairo. La7. Agenzie.
L’influenza della Chiesa ortodossa, da noi, in Russia, continua a crescere, in modo esagerato. Siamo di fronte a una vera clericalizzazione del Paese, inutile negarlo. Il nostro invece è e deve restare uno Stato laico. Ma quando l’ideologia e i valori non ci sono più, quando si parla soltanto di soldi, ecco che qualcosa va a riempire il vuoto. I soldi non possono essere il motore della coscienza di un Paese. Anche se, per quanto riguarda i russi, la loro fede religiosa, a mio parere, rasenta spesso il paganesimo, è più legata agli aspetti esteriori che alla vera conoscenza religiosa o a una vera catechizzazione. E lo dimostrano tutti i sondaggi che vengono fatti, da cui risulta che solo un’infima minoranza di coloro che si dichiarano credenti sa davvero di che cosa sta parlando. Gli altri non lo sanno, credono in Dio, e contemporaneamente negli Ufo, negli umanoidi e via discorrendo. Andrej Avjagincev, regista russo (Fiammetta Cucurnia). ilvenerdì.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera: Sono la moglie di un drogato. Ho chiesto il divorzio ma il comune ha dato ragione a lui e quindi devo lasciargli la casa così lui è più comodo a drogarsi. Anche sul lavoro sono venuti a sapere che mio marito si droga e mi hanno licenziato. A questo punto scrivo al Foglio per dire: scusate potete parlare di cose belle, o meglio andare avanti normale? Sappiate che ho sempre votato Sel. Maurizio Milani, scrittore satirico. Il Foglio.
Davvero nessuno è così solo come un scrittore con la sua Lettera 22. Luigi Serravalli, critico d’arte e scrittore, diario inedito.
Mi professo cattolico praticante. Quale musicista sognerei di incontrare in Paradiso? Parker no, suona troppo bene e mi sentirei in imbarazzo. Mozart o Beethoven idem. Cercherei Lucio Dalla. Mi chiamava spesso, a notte fonda, svegliandomi. Parlavamo della vita, del mistero che, passando gli anni, si avvicina sempre più. E dei dubbi portati dalla vecchiaia: lo confortavo spiegandogli quanto fosse bella la voce più bassa e ambrata. Beh, in Cielo questi problemi non ci saranno più. Pupi Avanti, regista (Enrico Parola). Corsera.
Crivelli scrive sulla busta: «Signor Generale Alessandro Predieri, comandante della divisione Brescia-Riservata personale», il motociclista può riprendere a caracollare sull’infame terreno desertico della Libia, come un piccolo veliero impazzito nel tifone. Crivelli era un portaordini motociclista: «Creda pure, maggiore: l’unico momento in cui le mosche si staccano da me è quando la moto supera i trenta». Paolo Caccia Dominioni, Alamein 1933-1962. Longanesi, 1966.
Mancava mezz’ora allo spettacolo. Il teatro, quasi vuoto, si andava riempiendo pigramente di toilettes, giubbe nere e qualche divisa sgargiante. Luigi Santucci, Orfeo in Paradiso. Mondadori.
Noi versiliesi abbiamo un carattere che non ci va mai bene nessuno, anche se campiamo con il turismo. I milanesi amano il Forte, ci venivano anche i loro padri e i loro nonni. Ritrovano le loro radici in un posto che resta sempre uguale a se stesso. I miliardari russi sono sbarcati in massa. Per sembrare chic, all’inizio sfoggiavano vestiti dorati e mance da 500 euro, ma ora si stanno milanesizzando, sono diventati quasi sobri. Fabio Genovesi, Chi manda le onde. Mondadori (Annarita Briganti). la Repubblica.
L’effetto nel sociale delle nuove scoperte scientifiche non si farà attendere molto. Matrimoni, assunzioni, relazioni, discriminazioni, vocazioni religiose, tutto reso semplice dal rapido cambiamento di sesso temporaneo o definitivo, a scelta del cliente. Massimo Bucchi, scrittore satirico. ilvenerdì.
Il cinismo, più che farti conoscere gli uomini, te li fa capire. Roberto Gervaso. Il Messaggero
Paolo Siepi, ItaliaOggi 14/5/2015