Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  maggio 14 Giovedì calendario

Delitto Patrizia Schettini, 53 anni. Insegnante di pianoforte, insieme al marito anni addietro aveva adottato due bambini, che ormai s’erano fatti grandi

Delitto Patrizia Schettini, 53 anni. Insegnante di pianoforte, insieme al marito anni addietro aveva adottato due bambini, che ormai s’erano fatti grandi. In famiglia erano normali liti e rappacificazioni, come capita coi figli adolescenti. Il minore, di anni 17, era in casa con lei, più di un mese fa: forse a un certo punto ci fu qualche rimprovero. Fatto sta che il ragazzo la spinse verso il muro stringendola per il collo fino ad ammazzarla, quindi la trascinò fino alle scale e la scaraventò di sotto. Al 118 disse che si era trattato di un incidente e, nel tentativo di sviare le indagini, si fece tatuare sul braccio la scritta: «Nemmeno la morte ci potrà separare, ti amo mamma». Ci vollero le microspie e un mese di ascolto per capire cosa aveva davvero fatto il ragazzo, che solo pochi giorni prima del delitto su Facebook aveva pubblicato il messaggio: «Come è bello stare con mamma». Giornata di mercoledì 1 aprile, sulle scale d’ingresso di una casa della frazione Donnici, Cosenza.