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 2015  maggio 13 Mercoledì calendario

ENI RIAPRE AL PETROLIO DELL’IRAN

Ritiro delle sanzioni e contratti reciprocamente favorevoli. Sono queste le condizioni che Eni mette al suo possibile rientro nel mercato petrolifero iraniano. Una delegazione del gruppo si è recata nei giorni scorsi a Teheran per incontrare il ministro del Petrolio, Bijan Zanganeh, col quale l’ad Claudio Descalzi aveva già avuto un primo colloquio l’anno scorso al summit dell’Opec a Vienna.
Dell’incontro è stato informato anche l’amministratore delegato di Pedec (Petroleum engineering and development), Abdolreza Haji. Non solo Eni, ma anche molte altre compagnie petrolifere occidentali stanno riprendendo i contatti con il governo iraniano per valutare lo sviluppo congiunto dei giacimenti. Per quest’anno il Paese asiatico prevede di arrivare a estrarre circa 150 mila barili di petrolio al giorno dai campi di West Karoun. E così come Eni, tutte le oil company chiedono a Teheran condizioni contrattuali più favorevoli che consentano di liberare quote della produzione. Per portarsi avanti Nioc (National Iranian Oil Company) ha preparato l’elenco dei 21 progetti prioritari nel settore oil & gas, proprio per mostrarli ai potenziali investitori nell’Iran Oil Show che si è concluso a Teheran sabato scorso. Tra questi ci sono il completamento dei giacimenti a gas South Pars (insieme al Qatar), Farzad (con l’Arabia Saudita), e quelli a petrolio di Salman (con gli Emirati Arabi), Esfandiar (con Arabia Saudita) e Forouzan, tutti nel Golfo Persico. Secondo gli analisti i giacimenti più redditizi, già nel mirino delle oil company per un eventuale ritorno in Iran, sono quelli del West Karoun: Yadavaran e South Azadegan, i più grandi, e poi North Azadegan, North Yaran e South Yaran. Il potenziale petrolifero di Teheran è elevato e le alleanze con i gruppi petroliferi darebbero un ulteriore impulso. A oggi, però, si resta nei vincoli imposti dalle sanzioni. Nel caso dell’Eni, questo significa dover periodicamente informare la Sec sulle attività in Iran, che per il Cane a sei zampe sono circoscritte al recupero degli investimenti sui progetti passati, che avviene attraverso forniture di idrocarburi.
Angela Zoppo, MilanoFinanza 13/5/2015