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 2015  maggio 09 Sabato calendario

UNA SCUOLA DI MEMORIA

Uno dei più evidenti e gravi difetti della società italiana, e quindi di tutto ciò che – dalla cultura al costume – ne è parte., sta nella mancanza di memoria. Forse per la quantità eccessiva delle cose che dovrebbe contenere, la memoria si smarrisce, si annebbia, svanisce. Tutto sembra, come la rosa del poeta, vivere nello spazio di un mattino. E sarà magari perché si tratta di spinosissima rosa.
Intitolare una collana letteraria la memoria presuppone questa considerazione d’ordine generale, anche se con intenti più limitati: una esortazione a non dimenticare certi scrittori, certi testi, certi fatti. Si va dunque, in questa collana, dai racconti-inchieste di Sciascia come Dalle parti degli infedeli, gli Atti relativi alla morte di Raymond Roussel, L’affaire Moro all’arguta e maliziosa narrazione che Voltaire fa dei suoi rapporti con Federico di Prussia; da un dimenticato – ma indimenticabile una volta che lo si è letto – racconto di Anatole France a una relazione del principe di Biscari sui giocattoli degli antichi riletta dopo due secoli da Lidia Storoni Mazzolani con quella sua capacità di rivivere l’antico in una dimensione borgesiana; da un racconto di intreccio di Moravia, scritto quarant’anni fa, alle pagine di Goethe sulla battaglia di Walmy; da un racconto ambiguo e inquietante di Turghèniev al Romanzo della volpe splendidamente tradotto da Salvatore Battaglia. Una collana, insomma, che riserva scoperte, riscoperte, rivelazioni, sorprese e che già comincia ad avere un pubblico avvertitissimo.
Leonardo Sciascia, TuttoLibri – La Stampa 9/5/2015