Mark Franchetti*, La Stampa 9/5/2015, 9 maggio 2015
SUPER TANK, LUSTRINI E FASTI DA ZAR PUTIN MOSTRA I MUSCOLI E RESTA SOLO
Quando oggi Vladimir Putin arriverà sulla Piazza Rossa per assistere a una grandiosa parata militare in occasione del 70° anniversario della sconfitta della Germania nazista da parte dell’Unione Sovietica, le foto ricordo del leader del Cremlino non saranno quelle che gli addetti militari delle ambasciate straniere di Mosca saranno più ansiosi di scattare.
Con uno stile che ricorda i tempi della guerra fredda – quando le parate della vittoria del 9 maggio erano spesso utilizzate per svelare le più recenti armi sovietiche - Putin ha scelto l’evento di quest’anno per mostrare al mondo il primo nuovo carro armato costruito dalla Russia dopo il crollo del comunismo quasi 25 anni fa.
Il fiore all’occhiello
Il T-14 Armata, che alcuni esperti militari già definiscono il carro armato più letale del mondo, è il fiore all’occhiello di un piano di riarmo da 750 miliardi di dollari varato da Putin in un momento in cui l’Occidente è sempre più preoccupato per l’assertività della Russia. Durante la sfilata verrà mostrato per la prima volta in pubblico.
«Come ai tempi dell’Unione Sovietica, quest’anno gli addetti militari stranieri faranno foto a raffica, c’è un sacco di aspettativa sul Armata», ha detto Pavel Felgengauer, uno dei più importanti analisti militari russi.
«Vanagloria del Cremlino a parte, questo è un evento, in quanto non è una rimordenizzazione, è un carro armato nuovo di zecca. È molto simbolico che Putin lo presenti alla Parata della vittoria del 70° anniversario, è un messaggio per far capire quanto sia serio sul tema del riarmo». E poco importa che durante le prove generali della parata il T-14 si sia bloccato in mezzo alla Piazza Rossa per 15 minuti: Putin vuole far costruire 2300 Armata nei prossimi cinque anni. L’obiettivo è quello di sostituire il 70% della dotazione di carri armati russi con il nuovo T-14, eliminando la maggior parte di quelli progettati nell’era sovietica.
Il lancio dell’Armata è visto come un salto tecnologico altamente significativo rispetto alle vecchie dotazioni militari sovietiche. Caratteristica fondamentale del mezzo blindato è la torretta comandata a distanza dai membri dell’equipaggio seduti in una capsula blindata nella parte anteriore del carro. Si ipotizza che il T-14 potrebbe essere equipaggiato con un cannone da 152 millimetri - che sarebbe l’arma più potente mai montata su un carro armato.
Spese militari in crescita
La Russia è attualmente impegnata nel più grande progetto di riarmo dopo il crollo dell’Unione Sovietica proprio nel momento in cui i Paesi europei stanno riducendo drasticamente i loro bilanci per la difesa.
Il piano di Putin prevede di tornare entro il 2020 a un esercito di un milione di militari in servizio attivo, contro gli attuali 750.000. Le forze armate saranno appoggiate da 2300 nuovi tank e circa 1200 nuovi elicotteri e aerei, mentre la marina avrà cinquanta nuove navi e ventotto sottomarini.
Ma a parte tutta l’attenzione riservata all’Armata, l’immagine della parata militare di oggi sarà in netto contrasto con la sfilata che nel 2005 ricordò il 60° anniversario.
Allora Putin era a fianco di George W. Bush. Il presidente degli Stati Uniti era volato appositamente a Mosca per l’occasione. Inoltre, al suo fianco c’erano il presidente della Francia, il cancelliere tedesco e il Segretario Generale delle Nazioni Unite. In tutto una cinquantina di leader mondiali.
Il boicottaggio
Oggi sulla Piazza Rossa non ci sarà alcun capo di governo o presidente occidentale. Angela Merkel, la cancelliera tedesca, si recherà a Mosca ma solo per assistere alla cerimonia commemorativa, il 10 maggio. Il boicottaggio è una protesta contro l’occupazione russa della Crimea e la guerra del Cremlino in Ucraina orientale.
«Il messaggio che stiamo inviando è chiaro - dice un diplomatico occidentale a Mosca -. Putin deve fare un passo indietro e cambiare condotta o la Russia diventerà uno Stato paria». Il leader del Cremlino sarà affiancato da una trentina di leader - meno della metà degli invitati – compresi il presidente cinese Xi Jinping, il suo omologo indiano, rappresentanti dal Sud Africa e diversi leader delle ex repubbliche sovietiche.
In Russia il rifiuto dell’Occidente è visto come un insulto. Per i russi la vittoria dei sovietici sui nazisti – che è costata 20 volte più vite rispetto agli sforzi alleati - è il momento più amato, glorificato e ora anche politicizzato nella storia del Paese. Milioni di persone in Russia leggono il boicottaggio come la prova che un «disonesto» Occidente non riconosce pienamente il sacrificio sovietico.
Il fronte ucraino
Dall’annessione della Crimea, il Cremlino ha usato l’impresa sovietica durante la seconda guerra mondiale - che in Russia è conosciuta come la Grande Guerra Patriottica - per alimentare la propaganda e cercare di unificare la nazione. Milioni di russi sentono quotidianamente al telegiornale della sera che le milizie filorusse in Ucraina orientale stanno combattendo contro i «fascisti». «Sono passati 70 anni ma la Grande Guerra Patriottica è un tema sentito come non mai», ha detto un ex consigliere del Cremlino che ha dato le dimissioni perché giudica in modo critico la direzione che la Russia ha preso sotto Putin. «Nuovi carri armati sulla Piazza Rossa, nessun leader occidentale presente, la retorica sui fascisti alle porte e appelli al patriottismo. Tutto questo mi riporta alla mia infanzia».
(Traduzione di Carla Reschia)
Mark Franchetti*, La Stampa 9/5/2015
*Corrispondente da Mosca per il «Sunday Times» di Londra