www.cinquantamila.it/fiordafiore 11/5/2015, 11 maggio 2015
Le clausole europee per ridistribuire i migranti • Raúl Castro incontra papa Francesco • Il nodo della sentenza della Consulta sulla mancata indicizzazione delle pensioni • Gianmaria Testa confessa di avere un tumore Migranti Nel piano messo a punto dai tecnici dell’Unione Europea, che dovrà essere discusso mercoledì, per la distribuzione dei profughi in tutti gli stati europei, c’è una clausola che l’Italia dovrebbe accettare preliminarmente: prevede l’invio in Italia di commissioni internazionali per il fotosegnalamento degli stranieri e la creazione sul nostro territorio di centri di smistamento dove i migranti dovranno rimanere fino al completamento della procedura per l’accertamento dell’identità
Le clausole europee per ridistribuire i migranti • Raúl Castro incontra papa Francesco • Il nodo della sentenza della Consulta sulla mancata indicizzazione delle pensioni • Gianmaria Testa confessa di avere un tumore Migranti Nel piano messo a punto dai tecnici dell’Unione Europea, che dovrà essere discusso mercoledì, per la distribuzione dei profughi in tutti gli stati europei, c’è una clausola che l’Italia dovrebbe accettare preliminarmente: prevede l’invio in Italia di commissioni internazionali per il fotosegnalamento degli stranieri e la creazione sul nostro territorio di centri di smistamento dove i migranti dovranno rimanere fino al completamento della procedura per l’accertamento dell’identità. Solo se questa parte del progetto diventerà operativa, verrà avviato l’esame della proposta per far diventare obbligatoria e non volontaria l’accoglienza da parte dei 28 Paesi e per una revisione del Trattato di Dublino. Nel testo preparato a Bruxelles, inoltre, si prevede l’istituzione di centri di accoglienza che l’Italia dovrà impegnarsi a creare e dove i migranti dovranno rimanere fino al termine della procedura per l’accertamento dell’identità o, nel caso dei richiedenti asilo, fino a che non sarà verificata l’esistenza dei requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato. Si tratta di una proposta che di fatto prevede lo stato di custodia di queste persone in modo che non lascino l’Italia per spostarsi in altri Stati. Nella relazione i tecnici impegnano l’Unione Europea a uno stanziamento di 60 milioni di euro per contribuire all’allestimento delle strutture e al mantenimento degli stranieri. Soltanto se questi due punti otterranno il via libera, comincerà la discussione in sede Ue per modificare le attuali regole e prevedere l’obbligo per tutti gli Stati ad accogliere i profughi anziché la disponibilità come avviene ora. Qualora passasse la linea, le quote saranno fissate in base al Pil, il prodotto interno lordo, e al Fondo sociale. Appare evidente che i tempi non potranno essere brevi mentre il flusso degli arrivi dall’Africa continua inarrestabile. Castro Raúl Castro è andato in Vaticano per «ringraziare» Francesco del ruolo decisivo nel riavvicinare Usa e Cuba. Il presidente cubano ha confessato di essere stato «molto colpito per la sua saggezza e modestia, per tutte le virtù che conosciamo in Francesco. Come ho detto al circolo dei dirigenti del mio Paese, leggo tutti i discorsi del Santo Padre: e se continua a parlare così, prima o poi ricomincerò a pregare e tornerò nella Chiesa cattolica». Stupore. E lui precisa: «Non sto scherzando». Poi in visita a Palazzo Chigi ha detto è tornato ad auspicare che il Senato statunitense tolga l’isola dalla lista dei Paesi terroristi («È stato Reagan, Obama è onesto») e l’embargo abbia fine, «il 77 per cento del mio popolo è nato che già c’era». Conta sull’appoggio di Francesco, che ha aggiunto la «tappa» a Cuba prima di andare il 23 settembre alla Casa Bianca e parlare l’indomani al Congresso. Pensioni/1 La sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco delle indicizzazione delle pensioni deciso nel 2011 è «difficilmente comprensibile» e «rischia di far pagare il conto alle giovani generazioni», secondo Elsa Fornero, l’ex ministro del governo Monti, che aggiunge: «La sentenza della Corte rimette al centro i diritti acquisiti. Bisognerebbe domandarsi chi paga il conto. La nostra riforma era stata fatta essenzialmente per ribilanciare i rapporti tra generazione». Invece a difesa della sentenza si schierano il centrodestra e i leader sindacali, mentre critiche arrivano da alcuni costituzionalisti. Romano Prodi sul “Messaggero” si interroga su un possibile sconfinamento della Consulta: «Con questa decisione la Corte interviene nella discrezionalità della politica» Pensioni/2 Scrive il “Corriere” che gran parte dei parlamentari che oggi esulta per la bocciatura della Consulta alla riforma delle pensioni della Fornero, quando la votò fu favorevole. La legge che bloccò l’indicizzazione delle pensioni, infatti, passò alla Camera con l’80,6% di voti favorevoli, il 15% di contrari e il 4,4% di astenuti. Né andò diversamente al Senato. Dove passò con 257 si e 41 no. Votò a favore, dice il sito openpolis.it, l’attuale capogruppo berlusconiano Renato Brunetta, che oggi esulta. Votò a favore Osvaldo Napoli, che oggi bacchetta: «Il governo Monti ha scelto, come ogni governo tecnico privo di investitura popolare, di tagliare il nodo previdenziale con un atto autoritativo, infischiandosene dei diritti di oggi ma preoccupato unicamente di far quadrare i conti». E votò a favore Francesco Paolo Sisto, che ieri ha sancito: «Ognuno può interpretare le cose a modo suo, ma le sentenze della Corte costituzionale si rispettano». Votò ancora a favore Giorgia Meloni che oggi, alla guida di Fratelli d’Italia, assicura che il suo partito «metterà a disposizione dei pensionati un pool di avvocati per fare tutti i ricorsi che serviranno». Tra i più felici e agguerriti, oggi, c’è Maurizio Gasparri: il 22 dicembre del 2011, quando passò la legge oggi sotto accusa, era capogruppo del Pdl al Senato, ma allora parlò dell’argomento solo due volte, per rivendicare che il suo partito aveva ottenuto «una maggiore indicizzazione delle pensioni» e per avere «detto no al tetto di 500 euro per i contanti e ad un uso troppo esteso dei conti in banca per anziani con pensioni minime». Prima della votazione così concluse il suo discorso: «Ci sono quindi in questa manovra luci e ombre, ma il Popolo della Libertà ha assunto una posizione seria e coerente e, come ha già detto alla Camera il segretario del nostro partito Alfano, voteremo favorevolmente perché siamo persone serie, leali e coerenti e non sono cambiate le condizioni che hanno portato a sostenere la nascita di questo governo». Annota il resoconto stenografico: «Applausi dal Gruppo Pdl». E chiuse tra nuovi applausi: «Del resto, abbiamo sempre messo al primo posto il bene dell’Italia e oggi il caos non sarebbe il bene dell’Italia». Fu così convincente che il suo gruppo lo seguì in massa: 6 assenti, 128 sì, un solo no (e non era il suo) (Stella, Cds). Cervello Il cantautore Gianmaria Testa, 57 anni, ha annunciato di avere un tumore: «L’ho scoperto ai primi di gennaio. Non è operabile. Ho fatto cinque cicli di chemioterapia, il tumore si è molto ridotto. Ma i medici mi hanno detto che nei prossimi mesi devo annullare ogni altro impegno che non sia curarmi. Avere cura di me. Ed è quello che sto facendo. Mi seguono un’oncologa e un’omeopata. Ho cambiato dieta e bevo moltissima acqua. Non vado mai a guardare su internet, dove trovi tutto e il contrario di tutto, ti arrivano i consigli più inverosimili. Sui social il cervello viene usato poco. Moltissimo la pancia, e io sono stufo della pancia. Sono anni di pancia, questi qui» (Serra, Rep).