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 2015  maggio 11 Lunedì calendario

ACCORSI: CON LE MIE INTERVISTE LETTERARIE RACCONTO I LIBRI CHE CAMBIANO LA VITA

Si chiama Parole che restano il programma di Sky Arte in onda da stasera ogni lunedì che vede protagonisti Mimmo Paladino, Oscar Farinetti, Giulia Maria Crespi, Carmen Consoli, Paolo Fresu, Paolo Virzì, Ferruccio De Bortoli, Andrea Camilleri e Mario Martone. A condurre le interviste Stefano Accorsi, attore che dopo aver ideato (e interpretato) la serie tv 1992 continua il suo originale percorso di crescita.
Quanto è protagonista Accorsi in questo programma?
«Pochissimo. Faccio molte domande, un compito che non immaginavo fosse così difficile. Ma per lo più ascolto. Chiediamo agli intervistati di svelare parti molto intime di sé e inneschiamo così un sorprendente processo di autoanalisi».
Come l’hanno arricchita questi racconti?
«Mi ha colpito sapere che nella vita di qualcuno è stato importante l’incontro con un testo semplice e densissimo come Il cantico delle creature di San Francesco, come è avvenuto per Giulia Maria Crespi. Straordinarie anche le conversazioni sull’Italia con Oscar Farinetti, che ha voluto parlare di Beppe Fenoglio, autore amatissimo e amico di famiglia. Mi ha fatto sorridere scoprire che il grande trombettista Paolo Fresu ha mosso i primi passi nella banda del paese natale in Sardegna».
Il libro più importante per lei?
«La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Anche se ora sul comodino tengo Todo Modo di Leonardo Sciascia, di cui sto leggendo tutto».
«1992» è stato oggetto di grande dibattito e anche di commenti durissimi. Fanno male?
«La serie è stata prima di tutto un successo straordinario, la seconda più vista di sempre su Sky dopo Gomorra. Fa sempre più notizia il conflitto dell’armonia e per noi attori è normale essere un bersaglio, come in questo caso è avvenuto con Tea Falco. Fa parte del gioco».
Progetti futuri?
«Stiamo lavorando al sequel di 1992, che si chiamerà 1993, siamo ancora in fase embrionale».
Manuela Messina, La Stampa 11/5/2015