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 2015  maggio 10 Domenica calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 38 (I

segreti di Tangentopoli 1992 l’anno che cambiò l’Italia)

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FERRERO ROCHER IN PROCURA –
Brutta? Époque. «Addio Brutta Époque! Congedo illimitato all’ingordigia di élite e all’eccitata “mediocrità” di massa, commiato definitivo alle pirlate del consumismo d’animazione. Diamo il benvenuto agli anni Novanta reclamizzando bontà, sobrietà e moderazione». [Roberto D’Agostino il 7 gennaio 1990 sul settimanale «l’Espresso»]
Arresto. «L’ingegner Mario Chiesa [...] è stato arrestato questa sera dai carabinieri con l’accusa di concussione. Lo hanno reso noto gli investigatori con un comunicato diramato in serata [...]. Il segretario cittadino del Psi, Vittorio Craxi, dopo aver appreso la notizia dell’arresto del presidente del Pio Albergo Trivulzio al termine dei lavori della seduta del consiglio comunale, ha detto che il partito socialista renderà noto domani ufficialmente la sua posizione in merito alla vicenda [...]. L’ordine di custodia cautelare è stato notificato a Mario Chiesa alle 19, all’interno degli uffici del Pio Albergo Trivulzio, dove si sono presentati tre carabinieri in borghese. I militari lo hanno portato, sulla Alfa 164 dell’istituto, alla caserma [...] dove lo attendeva il sostituto procuratore Di Pietro. L’interrogatorio è avvenuto subito, alla presenza degli avvocati difensori Roberto Fanari e Nerio Diodà. Al termine dell’interrogatorio, durato più di due ore, Chiesa è stato raggiunto dalla moglie e dalle due figlie. Prima di presiedere il Pio Albergo Trivulzio, Mario Chiesa è stato assessore provinciale ai Lavori Pubblici».
Soldi. Quando Di Pietro interroga qualcuno, che lo faccia nel suo ufficio in procura (la stanza 254 del quarto piano, la più grande) o nella saletta colloqui di San Vittore, offre cioccolatini Ferrero Rocher e poi parte con le domande, finendo per sbattere la mano sulla scrivania mentre chiede: «Ma insomma, a chi cavolo li davi questi soldi?».
Imprenditori. Gli imprenditori iniziano a parlare subito. Nel complesso, sono state pagate tangenti per 150 miliardi tra lavori sanitari, infrastrutturali ed edili.
Craxi. «Craxi, ogni settimana si scopre trenta-quaranta miliardi che ha rubato in più. O ndo’ li ha messi? Un conto qua, uno là. Oramai anche io quando sono a casa, guardo sotto il divano: avesse lasciato cinquecentomila lire qua. Fortunato chi lo incontrava, che prendeva soldi». [Roberto Benigni].
Niente. Una radio privata lancia una proposta agli ascoltatori napoletani: per richiedere una canzone, non basterà più telefonare, ma occorrerà proporre anche una tangente all’interno di una trasmissione. Lo slogan «mai niente per niente».
Parroco. Un parroco, a Modena, davanti al vescovo invita i fedeli a rivolgere a Dio quest’invocazione: «Noi ti preghiamo: mandaci un Di Pietro. Ascoltaci, o Signore».
Dieci mesi. Primi dieci mesi di Tangentopoli: 95 inquisiti, 77 arrestati (39 politici, 33 imprenditori, 5 funzionari pubblici) e 16 avvisi di garanzia destinati a parlamentari della Repubblica.
Dieci anni. Dal 1992 al 2002 le persone coinvolte sono state 4.520, i condannati in via definitiva 1.254 e i prosciolti 430, mentre quelli usciti dalle indagini per prescrizione 4.221. La quota che manca, tolti gli assolti e gli indagati nel frattempo deceduti contro i quali non si procede più, esce di scena dai processi: nel frattempo, infatti, sono cambiate alcune leggi, depenalizzando comportamenti prima penalmente censurabili.
Corruzione. Secondo l’Eurobarometro del 2013 sulla corruzione il 97 per cento dei cittadini intervistati considera il fenomeno dilagante (contro una media Ue del 76 per cento) e il 42 per cento afferma di subire personalmente la corruzione nel quotidiano (media Ue 26 per cento). Per l’88 per cento, corruzione e raccomandazioni sono il modo più semplice per accedere a determinati servizi pubblici (media Ue 73 per cento).
Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 10/5/2015