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 2015  maggio 08 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IL VOTO INGLESE


REPUBBLICA.IT
LONDRA - E’ stata la corsa elettorale più serrata degli ultimi dieci anni e il Regno Unito si conferma conservatore. Il partito di David Cameron, come previsto dai risultati degli exit poll, ha la maggioranza assoluta in Parlamento. Sul totale di 650 seggi ne ha ottenuti 326 assicurandosi quindi il numero sufficiente per diventare il partito di maggioranza del Paese. Nel suo primo discorso dopo i risultati elettorali, Cameron ha ribadito il programma del suo partito che "rappresenta un solo regno, uno Stato unito, da est a ovest, da nord a sud". Poi la promessa: "Faremo il referendum per decidere se restare fuori o dentro l’Europa". Parlando di fronte a Downing Street ha dichiarato: "Ho visto la regina e formerò un nuovo governo".

Gli avversari del partito laburista lo seguono a distanza con 228 seggi finora conquistati. In genere sono necessari 326 seggi per costituire un governo di maggioranza, ma dato che i parlamentari di Sinn Feinn non ne hanno preso alcuno, il limite è in pratica sceso a 323. Il Partito nazionale scozzese, che in queste elezioni ha portato a casa un risultato sorprendente, si piazza in terza posizione con 56 seggi conquistando un vantaggio storico sui liberaldemocratici, che sono riusciti a portare a casa appena otto seggi. Fino all’ultimo momento, il futuro più probabile per la Gran Bretagna sembrava quello di avere un governo di coalizione o di minoranza per i prossimi cinque anni.

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Londra, Cameron torna a Downing Street da vincitore: il fotoracconto
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Una vittoria tanto schiacciante che tutt’intorno, chi aveva promesso, si è dimesso. Con una serie di tweet il leader del partito laburista Ed
Miliband si è dimesso assumendo la "piena responsabilità" della sconfitta elettorale al voto politico britannico di ieri. "E’ tempo che qualcun altro prenda la guida del partito" ha detto ai suoi sostenitori. Le sue dimissioni avranno effetto dopo le commemorazioni di oggi per la fine della seconda guerra mondiale. Prenderà il suo posto Harriet Harman, sino a quando un successore sarà eletto. Miliband si è assunto la "assoluta e totale responsabilità" dei risultati negativi del suo partito alle elezioni, dicendosi "molto dispiaciuto" per i colleghi che hanno perso i loro seggi in Parlamento. "La lotta continua", ha però aggiunto, sottolineando che ora il partito deve ricostruirsi. "Tutti noi dobbiamo aderire alla sfida di tenere il insieme il nostro Paese", ha dichiarato ancora.