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 2015  maggio 08 Venerdì calendario

IN SVIZZERA UBRIACARSI NON È UN REATO MA COMPORTA UN COSTO A ZURIGO LA CELLA-ANTISBORNIA COSTA 450 EURO LE PRIME TRE ORE

La Svizzera è un paese a forte impronta contadina, il partito di maggioranza relativa è di centro-destra, si chiama Udc, dove «C» non significa cattolico o cristiano, ma contadino. Eppure non è al potere, perché gli altri partiti (di centro, con spruzzi di sinistra) si coalizzano e governano. Grazie al miglior sistema elettorale al mondo (il «proporzionale puro», l’unico rispettoso della rappresentanza; spesso alla televisione si vede un giovane biondo, molto educato, è del partito comunista maoista, ha un diritto di tribuna, pur avendo forse neppure l’ 1%), bisogna saper trovare la quadra, sulla base di un programma condiviso. Tanto, sulle decisioni importanti, il popolo ha sempre l’ultima parola, c’è il referendum. Dopo il risultato, ogni discussione cessa, la democrazia ha vinto.
Altro che la bullaggine dei sistemi anglosassoni (tra l’altro stanno sfarinandosi) o del doppio turno alla francese, dove devi tenerti, per anni, lo stesso idiota col casco, o sorbirti 16 anni fra marito e moglie una delle leadership più losche della politica mondiale. I bulli nostrani, vogliono scimmiottare costoro, con la frase idiota «la sera delle elezioni sappiamo chi ha vinto». In Svizzera, con Israele ultimo contrafforte del liberalismo, succede da sempre, le leggi migliori nascono da un dibattito fra le diverse posizioni, condotto a volte fino allo sfinimento.
Un esempio, quello che per noi pare un problema irresolubile, i Rom, qui, in Svizzera, è risolto da sempre. I Rom, se decidono di essere nomadi ne hanno diritto (qualche settimana e poi via dai campi attrezzati, spese vive pagate sull’unghia), se decidono di essere stanziali, hanno diritti e doveri uguali a tutti gli altri: non sono ammesse soluzioni intermedie. Oppure, proviamo a declinare una tipica legge svizzera, quelle sulle sbronze. Nelle feste comandate molti svizzeri, così come succede in tutto il mondo, tendono a sbronzarsi. Se volete sbronzarvi a rischio zero (ma a costo alto) venite in Svizzera: l’offerta di alcool è fra le più complete al mondo, specie come qualità. Dopo la sbronza, se non siete in grado di farlo da soli, di certo nessuno vi riporta a casa vostra. Qua, il mattino dopo, la prima persona che vedrete sarà un secondino rosso-crociato, sarete in una confortevole «cella anti-sbornia» (voi, nessun altro). Ubriacarsi non è reato, non sarete perseguiti, ma dovrete pagare l’hotel-carcere, ricevendone regolare fattura (immagino scaricabile).
A Basilea, il soggiorno forzoso costa 145 franchi/ora (più 80, forfettari, per il trasporto), a Ginevra 100, a Zurigo è progressivo (450 franchi per le prime 3 ore, 520 fino a 6, con un massimo di 600). Vi consiglio i Cantoni più tolleranti, dove è più forte l’Udc, che fatturano a giornata, nei Grigioni e in San Gallo 180 franchi, appena 162,15 (sic!) nel Nidwaldo, sempre escluse le spese per l’assistenza medica e la «sorveglianza a vista». Quindi, se volete sbronzarvi sul serio, meglio farlo a Basilea e a Neuchâtel scegliendo il full price, rispettivamente 585 e 400 franchi/giorno. Il migliore comunque resta il Cantone Appenzello, che offre la mezza pensione: 200 franchi/giorno senza il pasto, 400 con il pasto. Mi dicono che dopo una forte sbronza viene una certa fame, quindi conviene la pensione completa. Prosit!
Riccardo Ruggeri, ItaliaOggi 8/5/2015