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 2015  aprile 05 Domenica calendario

Se quei 6,4 miliardi che gli Agnelli hanno messo sul piatto per la PartnerRe sono troppo pochi– I 6,4 miliardi di dollari in contanti messi sul piatto dagli Agnelli non sono bastati

Se quei 6,4 miliardi che gli Agnelli hanno messo sul piatto per la PartnerRe sono troppo pochi– I 6,4 miliardi di dollari in contanti messi sul piatto dagli Agnelli non sono bastati. La compagnia di riassicurazione americana PartnerRe ha infatti respinto l’offerta formulata lo scorso 14 aprile dalla cassaforte di famiglia Exor, confermando invece il progetto di fusione da 11 miliardi di dollari con Axis Capital. La società ha inoltre annunciato in una nota che i nuovi termini degli accordi di matrimonio con Axis consentiranno a PartnerRe di pagare agli azionisti un dividendo una tantum di 11,5 dollari per azione prima della chiusura dell’operazione di fusione. Il “no” del board di Partner Re è stato motivato con l’indisponibilità di Exor a rivedere in qualsiasi modo il prezzo dell’offerta. Il cda della società Usa con sede alle Bermuda, ha tenuto “ampie discussioni” con gli Agnelli ma, nel corso delle negoziazioni la holding della famiglia ha indicato che la due diligence al servizio dell’operazione avrebbe avuto solo funzione “confermativa” rispetto alla proposta già formulata e che “non ci sarebbe stato alcun miglioramento del prezzo”. Secondo il consiglio di amministrazione la valutazione della holding torinese “non valorizza in modo adeguato PartnerRe” né riconosce pienamente la solidità della sua struttura patrimoniale. In ragione di tutto questo, il board “ha respinto unanimemente la proposta e ha messo fine a tutte le trattative con Exor in merito all’offerta” ritenendo che l’operazione con Axis Capital permetta la creazione di un valore superiore nel lungo termine. Exor, però, non molla. Anzi, è pronta alla battaglia. La decisione di PartnerRe – si legge in un comunicato della holding guidata da John Elkann – “continua a ignorare la natura superiore della proposta di Exor di 130 dollari per azione, che include un premio significativo per gli azionisti. Per contro l’offerta rivista di Axis continua a sottovalutare PartnerRe e non è chiaramente nel miglior interesse dei suoi soci, dipendenti e strateghi”. Exor aggiunge che la propria proposta “è superiore finanziariamente, non ha condizioni quanto al finanziamento, può essere realizzata rapidamente e manterrà e rafforzerà il management e i dipendenti di grande talento di PartnerRe. Saranno gli azionisti a decidere su quale sia la migliore operazione”. L’obiettivo di Elkann è quello di riequilibrare un portafoglio reso ricco da Fiat Chrysler Automobiles ma proprio per questo sbilanciato sull’automotive con Fca, Cnh e, quando si quoterà, Ferrari. Da due anni l’erede dell’Avvocato prometteva diversificazione nei servizi finanziari, e PartnerRe potrebbe essere il colpo giusto. Camilla Conti, il Fatto Quotidiano 5/4/2015