Enrico Franceschini, la Repubblica 3/5/2015, 3 maggio 2015
UNA NUOVA PRINCIPESSA PER LONDRA L’EFFETTO FELICITÀ PIACE AI TORY
LONDRA.
La nazione, e forse il mondo intero considerato che i Windsor sono l’ultima grande telenovela reale del pianeta, chiedeva una femmina. Magari una nuova Lady D. E Kate Middleton, tenendo fede alla sua reputazione di principessa perfetta, infallibile nel ruolo affidatole dalla storia, ha “confezionato” una femmina. Facendo aspettare un po’ i fan suoi e della monarchia, che si aspettavano il parto nei giorni scorsi. Quando è cominciato, tuttavia, il D-day numero 2, il giorno delle seconde doglie dopo quelle del principino George poco meno di due anni fa, è stato ben più rapido dello sbarco in Normandia: iniziato alle 6 del mattino, si è concluso alle 8:34 con il vagito di una bambina di 3 chili e 713 grammi. Il principe William era presente alla nascita, nell’ala privata del Queen Mary’s Hospital. Fuori, centinaia di paparazzi, cameraman, curiosi. Appena si è sparsa la notizia, una folla ancora più grande si è radunata davanti a Buckingham Palace per l’annuncio ufficiale, esposto come in era pre-digitale su un treppiede dorato dietro i cancelli di palazzo reale: “La duchessa di Cambridge ha partorito una femminuccia. Sua Altezza Reale e la figlia stanno bene”. Nel pomeriggio William ha portato il figlio George a conoscere la sorellina neonata. Poco dopo, Kate con la figlia che le dormiva in braccio serena e William a fianco sono usciti dalla clinica, montati in macchina e, con William alla guida, tornati a casa, a Kensington Palace. Tutto finito in appena mezza giornata. Manca solo che un banditore giri per Londra scandendo le ore e gridando, come in una fiaba d’altri tempi: “E tutto va bene”. Qualcuno si augura che sia appunto questo il messaggio dell’evento: i conservatori sperano che la nascita della babyprincipessa diffonda un “feel good factor”, letizia, ottimismo e voti per David Cameron nelle elezioni in programma fra appena quattro giorni. I più ansiosi che il parto ritardasse, probabilmente, erano proprio i Tory: fosse arrivato dopo il voto, addio effetto positivo. Non per nulla Cameron è stato il primo a inviare le congratulazioni e a dirsi «felice». Vedremo se sarà felice anche giovedì notte, dopo i risultati elettorali. Gli ultimi sondaggi indicano che i conservatori potrebbero essere il primo partito, ma senza abbastanza seggi per raggiungere la maggioranza assoluta in parlamento, nemmeno alleandosi con altri partiti di centrodestra; mentre i laburisti, anche se si piazzeranno secondi, sembrano in grado di formare una maggioranza di governo insieme ai liberal-democratici (attuali partner dei Tory) e con l’appoggio informale, esterno, non negoziato, del partito indipendentista scozzese. In tal caso il leader del Labour Ed Miliband diventerebbe primo ministro.
Se il nuovo bebè reale non riuscirà a smentire simili pronostici, di sicuro avrà un effetto positivo sull’economia nazionale: tra souvenir e turismo, si calcola che la principessina genererà guadagni per un miliardo e mezzo di sterline. E poi qualcuno ancora si domanda come mai gli inglesi sono favorevoli alla monarchia. In attesa del nome (Alice, Charlotte, Elisabetta o Diana, secondo i bookmaker), la neonata è il necessario “erede di riserva” o ruota di scorta per i Windsor, un’assicurazione contro sventure e colpi di scena: quarta in linea per il trono, dopo suo nonno Carlo, suo padre William e suo fratello maggiore George. Talvolta le “riserve” mettono la corona: è successo a re Giorgio VI, padre della regina Elisabetta, dopo l’abdicazione di suo fratello maggiore Edoardo VIII per andare in sposo alla divorziata americana Wallis Simpson (e fra gli altri a Riccardo Cuor di Leone ed Enrico VIII). Altrimenti fanno da ornamento, come il principe Harry, fratello minore di William. L’importante è che l’erede non sia figlio unico: e Kate ha adempiuto al compito (con un piccolo contributo del marito), confermandosi un fantastico investimento per i Windsor. La rivista Town & Country, bibbia dell’upper class, scrive nell’ultimo numero che i Middleton, provinciali plebei, comuni perfino nel cognome con quel “middle”, ma con un sacco di soldi, hanno rimpiazzato gli Sloane Rangers, i fighetti di Sloane Square degli anni ‘80, come nuova classe dominante d’Inghilterra. E il merito è tutto di Kate, bella, elegante, perfettamente a suo agio nella parte, ora anche madre di due eredi al trono: uno destinato a diventare re, l’altra di riserva.
Enrico Franceschini, la Repubblica 3/5/2015