2 maggio 2015
Consuelo Molese, 42 anni, e Francesco Palumbo, 11 anni. Rispettivamente, moglie e figlio di Alfredo Palumbo, 45 anni, stimato maresciallo in servizio alla Legione Carabinieri della Campania, «tutto dedito al lavoro e alla famiglia»
Consuelo Molese, 42 anni, e Francesco Palumbo, 11 anni. Rispettivamente, moglie e figlio di Alfredo Palumbo, 45 anni, stimato maresciallo in servizio alla Legione Carabinieri della Campania, «tutto dedito al lavoro e alla famiglia». I coniugi, che vivevano a Napoli nel quartiere dove era cresciuto lui, a detta di tutti erano «riservati, schivi, ma sereni»: mai un urlo, mai una lite, mai segnali di tensione. Lei, un lavoro nello studio legale della sorella, «sempre ben curata», non si era calata nella vita del quartiere, cionostante la gente la giudicava «una bravissima persona», «guardava sempre il figlio con occhi pieni d’amore». Lui, che nel 2011 era stato in cura per depressione, da qualche tempo era assai angosciato per via di un parente malato a cui dedicava molto dle suo tempo. L’altra mattina all’alba il Palumbo s’avvicinò alla moglie che dormiva nel lettone coniugale e le sparò un colpo di Beretta dritto in testa. Quindi andò in camera del figlio, sparò in testa pure a lui, e infine gli si sdraiò accanto, si puntò l’arma alla tempia, e fece fuoco. All’alba di martedì 5 maggio in un appartamento al quarto piano di un vecchio stabile di vico Bagnara, alle spalle della centralissima piazza Dante, a Napoli.