2 maggio 2015
Fiorella Maugeri, 43 anni. Casalinga, «solare», originaria di Messina ma residente nel cosentino, due figli di 15 e 17 anni, di recente aveva fatto sapere al marito, l’appuntato dei carabinieri Francesco De Vito, 47 anni, che si voleva separare
Fiorella Maugeri, 43 anni. Casalinga, «solare», originaria di Messina ma residente nel cosentino, due figli di 15 e 17 anni, di recente aveva fatto sapere al marito, l’appuntato dei carabinieri Francesco De Vito, 47 anni, che si voleva separare. Lui non ne voleva sapere e tra i due era una lite continua, anche se ai vicini si mostravano sempre «tranquilli e sereni». L’altro giorno la famiglia intera pranzò in giardino, poi nel pomeriggio il figlio quindicenne uscì con gli amici e il carabiniere andò a lavorare. Al ritorno a casa scoppiò tra i coniugi una discussione così violenta che la donna disse alla figlia diciassettenne di andarsene al piano di sopra, in camera sua. Poco dopo il De Vito prese un coltello da cucina e lo infilò più volte nel corpo della consorte. La figlia sentendo la mamma che gridava più forte si precipitò giù e la trovò in una pozza di sangue sul pavimento. Poi, mentre telefonava al 118, sentì un colpo di pistola: era il padre che, puntatosi alla tempia l’arma d’ordinanza, aveva fatto fuoco. Tardo pomeriggio di domenica 3 maggio in una villetta su due piani ad Arcavacata di Rende, nel cosentino.