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 2015  aprile 28 Martedì calendario

IL TIPO ARTISTA BIONDA E TERRAZZISTA


In tante, quasi tutte, nei momenti di debolezza, di stupidera, di seria sindrome aspirazionale hanno sognato di essere come Danae Stratou o qualcosa del genere. Alcune, nel loro piccolo, magari per periodi circoscritti, lo sono state.
La curatrice di questa rubrica – il cui desiderio segreto è di essere una finta bionda dei romani Parioli di nome Benedetta – studiando il personaggio, ha provato qualche sincero moto d’invidia che la imbarazza. Ma è arrivata a una conclusione: quando questo numero di Amica sarà in edicola, Yanis Varoufakis, marito di Stratou, potrebbe essere ancora o non essere più ministro delle Finanze della Grecia. Ma le inopportune foto (su Paris Match hanno fatto il giro del mondo) del connubio “ministro di sinistra narciso – moglie artistica straricca“, lieti di posare sulla terrazza panoramica di proprietà (vista sul Partenone) mentre i cittadini greci hanno seri problemi di sussistenza, passeranno alla storia del costume europeo. E vale la pena di ricordare e decostruire Stratou. Molto bella, molto ricca, molto dedita a esprimersi. E, però, un utile modello negativo. Di ciò che una donna attraente, creativa e ambiziosa non dovrebbe essere. Stratou incarna molti archetipi femminili contemporanei che rendono perplesse. Per dire.
LA DONNA CHE CREDE ANCORA NEL RUOLO DI FIRST LADY, FINGENDO CHE NON GLIENE IMPORTI NIENTE Insomma. Kate Middleton potrà non piacere, ma ha studiato (l’hanno fatta studiare) per diventare una moglie reale, celebrity di pronto consumo, bambola macilenta ma tradizionale. Hillary Clinton aveva un piano. Michelle Obama era magnifica e inizialmente infuriata, e forse tra poco rivelerà, anche lei, un piano B. Danae Stratou, unita a Varoufakis “in vita e vernissage”, come ha scritto sul Corriere della Sera Maria Serena Natale, ci tiene a proporsi come artista seria. Dal “percorso creativo che mescola fotografia e land art, articolato in progetti epici come Desert Breath, installazione del 1997 su 100mila metri quadrati di deserto tra il Mar Rosso e i monti dell’Egitto. Una struttura a spirale pensata come esperienza fisica e visiva dell’infinito”. Bella idea. Specie quando si è ricche di nascita, tanto da potersi finanziare progetti epici. E si ha una mamma artista famosa, con relazioni in grado di apprezzare i progetti. Attenuante: il marito economista-divo e ministro-protagonista mediatico, per una così, non è un fine, è un accessorio. LA DONNA CON LA TERRAZZA
Tante donne sono portatrici sane di terrazze; inclusa chi scrive, l’ha finita di pagare da poco. Tante di noi terrazziste ne siamo ossessionate: ci fingiamo giardiniere, tentiamo barbecue, copriamo gli amici con dei pile perché resistano nei nostri paradisi pensili in serate in cui si muore di freddo. Certo, non abbiamo affacci sul Partenone. Certo, la ostentiamo con un po’ di conoscenti e non con i greci in difficoltà e l’opinione pubblica globale. E se non è gradevole quando un ex collega ti detesta perché sei terrazzata, figurarsi quando lo fa una popolazione sull’orlo del default.
LA DONNA DA ESPOSIZIONE, ANCHE SE PRETENDE DI NOPerché, poi, una dovrebbe avere voglia di fare la moglie-trofeo? Per fare pubblicità al proprio lavoro di artista? Parrebbe controproducente, studiando il caso Stratou. Si è saputo poco delle sue opere, e molto delle ricchezze della famiglia di industriali. Si è congetturato tanto sulla loro relazione (commento tipico: “È la tipica seconda moglie ricca-e-bella che cercano di accaparrarsi gli intellettuali di sinistra rampichini”). Si è ironizzato un tot sia sul servizio di Paris Match sia sulle foto in coppia al meeting di Cernobbio. Il doppio esibizionismo si è rivelato un pessimo affare per ambedue.
LA DONNA ROVINOSA
Ma alla fine, pur tenendo conto che i soldi restano di lei, in casi come questo è la donna a uscirne peggio.
Lui, male che vada, verrà ricordato come un simpatico cialtrone. Lei come una bionda abbiente-cattiva-pretenziosa e magari ridicola. Ricordarsene. Anche se si è del ceto medio e non ci si chiama Danae, sul serio.