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 2015  aprile 26 Domenica calendario

NTV, PRONTO L’ACCORDO CON LE BANCHE SUL DEBITO

ROMA
Le firme sotto il documento ancora non ci sono perché sarà necessario limare fino all’ultimo alcuni dettagli. Ma domani mattina il cda di Ntv, affidata a fine febbraio alla guida di Flavio Cattaneo, che ha imposto una salutare sterzata alla strategia e ai conti, sarà chiamato ad approvare i termini generali della manovra finanziaria sul debito. I contatti tra l’advisor Lazard e le banche esposte (Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Bnl-Bnp Paribas) sono stati febbrili in questi giorni. E l’accordo è un passo con la società che punta incassare l’ok degli istituti per chiudere il cerchio nel board di domani.
Secondo fonti finanziarie vicine al dossier, lo schema dovrebbe essere il seguente salvo aggiustamenti dell’ultima ora: il debito leasing, che rappresenta il 70% dell’esposizione complessiva (450 milioni), verrebbe allungato fino al 2028, mentre quello senior per cassa (il restante 30%) al 2033 con tutta una serie di clausole che contemplano anche la possibilità di un rimborso anticipato. A fronte della rimodulazione, le banche otterrebbero quindi un innalzamento dello spread da 75 a 100 punti base. La manovra, unita alla prima tranche dell’aumento di capitale da 60 milioni assicurato dai soci, dovrebbe liberare un po’ di cassa, almeno 150 milioni, che serviranno a finanziare i primi tasselli del piano con cui Cattaneo punta a rilanciare la società.
Da quando è arrivato al timone di Ntv, il manager lombardo ha iniziato a raddrizzare significativamente la rotta, compattando gli azionisti e le banche sulla necessità di assicurare un po’ di ossigeno alle casse della società e incassando, la scorsa settimana, anche l’ok dei sindacati su un rafforzamento degli attuali contratti di solidarietà (dall’8% al 21% medio lordo per i prossimi due anni), con risparmi quantificati in 8 milioni di euro l’anno per il biennio in oggetto.
Tutti i tasselli, quindi, stanno andando al loro posto e, dopo il board di domani, il prossimo snodo sarà l’assemblea straordinaria che, con tutta probabilità, verrà convocata a fine maggio, e che dovrà deliberare il primo pezzo da 60 milioni dell’aumento di capitale da 100 milioni approvato a fine febbraio dagli azionisti. Le gare per i nuovi treni - il piano dell’ad prevede l’acquisto di almeno una decina di convogli - partiranno a breve e presto entreranno a regime anche le nuove tratte, affiancate dall’intermodalità rotaia-gomma: in estate è previsto il collegamento Milano-Rimini, poi, a stretto giro, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, decolleranno nuove rotte sulla Milano Venezia e sulla Roma-Verona. Un potenziamento che darà i suoi frutti già entro la fine dell’anno, quando l’Ebitda, secondo la tabella di marcia tratteggiata dall’ad, dovrebbe tornare positivo dopo le perdite costanti degli ultimi esercizi.
Celestina Dominelli, Il Sole 24 Ore 26/4/2015