Monica Colombo, Corriere della Sera 25/4/2015, 25 aprile 2015
Uno «scherzo» da sette milioni per Capello Passato a un giornale russo il contratto da c.t. della nazionale: un affare di Stato MILANO Sette milioni di buoni motivi per finire in un vortice di polemiche
Uno «scherzo» da sette milioni per Capello Passato a un giornale russo il contratto da c.t. della nazionale: un affare di Stato MILANO Sette milioni di buoni motivi per finire in un vortice di polemiche. Fabio Capello, già bersaglio di critiche per il rendimento ottenuto da quando siede sulla panchina russa (fuori al primo turno del Mondiale a beneficio di Belgio e Algeria e con un girone di qualificazione all’Europeo deludente, con un terzo posto nel girone dietro Austria e Svezia), ora è al centro di nuove discussioni. Il motivo? Il giornale indipendente Novaya Gazeta ieri ha pubblicato le trenta pagine di contratto (siglate e firmate a inizio 2014) che legano Capello alla federazione russa. I termini dell’accordo si basano su un ingaggio da sette milioni di euro all’anno più bonus legati ai risultati fino al luglio del 2018, con la facoltà per il c.t. di rescindere il contratto anzitempo senza penali mentre la federazione di Mosca dovrebbe continuare a pagarlo anche in caso di esonero. Apriti cielo. L’opinione pubblica è insorta contro il Paperone della panchina. Così lautamente compensato da aver indotto il presidente della federazione, Nikolai Tolstykh, a sostenere che in caso di mancata qualificazione agli Europei Capello rischierebbe il licenziamento per «inadempienza contattuale». Pierfilippo Capello, figlio e legale del tecnico 68enne, più stupito che stizzito ha constatato: «Esiste una clausola che vieta alle parti di svelare particolari del contratto». La verità è che Capello si è trovato al centro di una diatriba fra il presidente di una federazione che non ha le risorse per garantire l’ingaggio al c.t. e il ministro dello Sport che non ritiene di doversi sobbarcare gli oneri. La Rfu è nell’occhio del ciclone: forse non è un caso allora che sia stato reso pubblico l’accordo controfirmato dal ministro... Capello, vittima di una lotta di potere: la storia sarebbe piaciuta anche a John Le Carrè. Monica Colombo