Giuseppe De Rita, Corriere della Sera 25/4/2015, 25 aprile 2015
Dalle elezioni del 2013 in poi, nella politica italiana, in Parlamento come nei sondaggi, vige un sistema tripolare
Dalle elezioni del 2013 in poi, nella politica italiana, in Parlamento come nei sondaggi, vige un sistema tripolare. Una novità che, dopo anni di retorica bipolare, ci ha trovati tutti abbondantemente impreparati, vecchi e nuovi protagonisti del giuoco politico. I nuovi, cioè i grillini, non riescono a tradurre in incisività decisionale il loro consenso elettorale; mentre i vecchi, cioè i partiti di governo e di opposizione, devono reagire con avventurosi salti mortali (con patti nazarenici di faticosa gestione, «botte» di volontà maggioritaria e lotte di assetto interno). Ai tanti altri Paesi che si incamminano verso il tripolarismo potremmo insegnare che esso non è una ragionevole soluzione. In attesa che al riguardo maturi qualche correzione, è urgente prendere atto di una novità più rude: il consolidarsi di un tripolarismo di fatto, dove il potere ondeggia fra tre sponde ambigue ma reali: quella presidiata dai protagonisti del contrasto alla corruzione, lavorino nelle Procure o in distacco altrove; quella della comunicazione di massa, luogo di «rimbombo» delle tante campagne di moralizzazione; e quella degli inossidabili gestori del consenso locale elettorale, già dieci anni fa chiamati «cacicchi». Si tratta di tre mondi che seguono logiche diverse, ma che sottilmente si connettono giorno per giorno nel giuoco del potere reale; specialmente i primi due, visto che il destino di chi fa vita pubblica (e spesso anche solo privata) dipende dalla eventualità che nel suo orizzonte arrivino un avviso di garanzia, una intercettazione, una indiscrezione ben congegnata e incanalata, con il conseguente rimbalzo in un rimbombo d’opinione, amplificato dal rincorrersi del moralismo di maniera e delle facili indignazioni nei social network . Hai voglia di fare finta di niente o di aspettare che tutto passi: il rimbombo ha le sue leggi, vuole essere sempre emotivamente alimentato. Alla fine conviene attenersi al messaggio sempre più esplicito del fronte anticorruzione, che recita «attenti a quel che fate, lo potreste pagare caro». Con lo sconfortante effetto di bloccare ogni spirito di iniziativa, sia dell’azione pubblica, sia anche dei soggetti dichiaratamente privati, che restano su comportamenti privati, ma che sono sempre sospettati di devianza rispetto ai canoni di correttezza pubblica. Avviene così che la difesa (e la rivincita) della dimensione privata venga assunta dai «cacicchi», cioè dai collettori privati del consenso locale. Non molti accettano che essi siano considerati la terza sponda del nostro tripolarismo di potere reale. Le altre due sponde (il mondo dell’anticorruzione e quello della comunicazione di massa) li guardano con supponenza culturale e morale; i politici nazionali li guardano con sospetto e qualche timore di sudditanza; mentre dal canto suo l’opinione pubblica ne vede i pericoli di connessione con la devianza locale di tipo affaristico. Ma nei fatti essi costituiscono una realtà da cui non si può prescindere; se è vero, come è vero, che le forze politiche o appaltano ad essi la loro presenza nel territorio o rischiano letteralmente di non esistere (almeno da Firenze in giù). Piaccia o non piaccia, il potere italiano finisce per ruotare sulle tre sponde qui sopra messe a fuoco e sulla sotterranea competizione fra di esse; e stiamo avendo modo di constatarlo nella dialettica (politica e localistica) che accompagna le elezioni regionali ormai imminenti. C’è comunque da sperare che tale competizione sia controllata e gestita da quel primato della politica da qualche tempo proclamato con forza, ma che rischia nei fatti di subire in essa una pericolosa corrosione. È difficile infatti per chi fa politica gestire insieme spinte moralizzatrici, rimbombi mediatici e ruspanti cacicchi; ma la crescita e la tenuta di una leadership si basano da sempre sulla capacità di gestire i poteri reali, anche quelli che non piacciono. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina Corrente Pag. 28 Immagini della pagina Visualizza :