Simonetta Fiori, la Repubblica 17/4/2015, 17 aprile 2015
Rosetta Loy, che per trent’anni fu compagna di Cesare Garboli: «Mi mancano le sue sfuriate, i suoi giudizi severi
Rosetta Loy, che per trent’anni fu compagna di Cesare Garboli: «Mi mancano le sue sfuriate, i suoi giudizi severi. Poteva anche offendere, sempre con quel suo modo esuberante: ma cos’è questa porcheria?, cosa ti è venuto in mente, devi rimetterci le mani... La mia animuccia borghese restava ferita, senza cogliere un aspetto fondamentale: l’enorme generosità. Interrompeva i suoi studi su Molière o Pascoli per dedicarsi al mio lavoro. Lo davo per scontato, ma non lo era. Era il suo modo di amarmi, anche se ti amo forse non me l’ha mai detto».