Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  aprile 22 Mercoledì calendario

ETERNO

«Non sono uno che cambia team ogni anno e non penso di correre in eterno» (Sebastian Vettel).

ADOLFO «Un giorno vorrei andare al Boca Juniors la squadra per cui faceva il tifo papà Adolfo, morto 5 anni fa, una passione che aveva trasmesso pure a me. Ma anche per questo c’è tempo» (Paulo Dybala).

OSTAGGI «Qua la contestazione si limita, le volte che c’è, ai fischi dello stadio al gioco della squadra. Gli ultrà, gli striscioni, qui sono stati completamente dimenticati e non esistono più. Il Real Madrid ha fatto un grande lavoro negli ultimi due anni per eliminare le frange violente e ha raggiunto l’obiettivo. In Italia invece purtroppo si legge di quelli che vanno dentro gli spogliatoi e insultano i giocatori, ed è molto triste. I giocatori in Italia si sentono ostaggio di tifosi senza cervello» (Carlo Ancelotti).

NBA «Prima delle gare vedo i video Nba, in verità lo faccio sempre, tutti i giorni. Anche nel pomeriggio a Ostia, quando non ho niente da fare. Ma il giorno prima della gara, guardo un video qua, poi un video là, è tutto correlato. Prima del titolo mondiale di Doha ho visto 20 minuti di video di Michael Jordan, e di Anthony...» (Gregorio Paltrinieri).

PRESSIONE/1 «La verità è che in F.1 la pressione addosso l’hai sempre. L’anomalia era rappresentata dal campionato scorso, non da questo. E infatti io non mi sono mai illuso che potessimo continuare a dominare» (Niki Lauda, presidente della Mercedes).

PRESSIONE/2 «Da metà campionato salirà la pressione e Valentino per me è più forte a mantenere la calma. L’altro, Marquez, è ancora un ragazzino» (Giacomo Agostini).

ESPERIENZA «I risultati di Dovizioso confermano che la Ducati è competitiva. Io invece manco di esperienza, in Argentina ho impiegato troppo a cambiare la mappatura. Quando l’ho fatto, ho girato sugli stessi tempi di Rossi e Dovizioso, ma ormai era tardi» (Andrea Iannone).

ERRORI «Il basket non è facile per nessuno. È uno sport complesso per allenatori e giocatori e quindi anche per gli arbitri. Con una differenza: che i giocatori, pure i migliori, hanno un margine d’errore molto più alto del nostro. Noi possiamo sbagliare pochissimo, mentre il coefficiente di difficoltà è aumentato in modo esponenziale: il gioco è più veloce, i contatti si sono moltiplicati» (Luigi Lamonica, decano dei nostri arbitri di basket).