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 2015  aprile 22 Mercoledì calendario

ALITALIA, IN PISTA BOND DA 400 MLN

La nuova Alitalia-Società Aerea Italiana si prepara a emettere obbligazioni fino a 400 milioni di euro. Forte di una situazione patrimoniale finalmente positiva, la compagnia prova ora a finanziarsi attraverso nuovi canali. L’operazione, che sarà strutturata tramite mini-bond, verrà lanciata entro il 30 giugno prossimo.
Il consiglio d’amministrazione della newco, controllata con il 51% da Midco (100% Alitalia-Cai) e partecipata al 49% da Etihad, ha approvato la sua prima emissione obbligazionaria nell’ambito del piano Project Box. Come si legge nei documenti della compagnia, Project Box «è volto a fornire finanziamenti cosiddetti multicurrency (plurivalutari) a medio termine a tasso fisso in favore della società, di Etihad Airways e di altre società partecipate da quest’ultima (i cosiddetti equity partners)». Le obbligazioni non sono convertibili in azioni. L’emittente sarà direttamente Alitalia Sai, che emetterà mini-bond da collocare nel segmento corporate standard del Terzo mercato di Vienna (un sistema multilaterale di negoziazione gestito dalla Borsa di Vienna). I mini-bond saranno divisi in due classi: una denominata in euro e una in dollari. I titoli emessi nella valuta europea avranno un valore nominale unitario di 100 mila euro, mentre quelli in valuta statunitense avranno un valore nominale unitario di 150 mila dollari. Per entrambe le classi di bond la scadenza è a cinque anni, con tasso d’interesse fisso. Il consiglio di amministrazione, guidato dall’amministratore delegato Silvano Cassano, ha fissato il tasso indicativamente al 4,4%, prevedendo una possibile variazione di 50 punti base, per la classe di obbligazioni denominata in euro e del 5,775% per quella in dollari, con una variazione massima di 60 punti base. In entrambi i casi, si legge ancora nei documenti societari, dipenderà «dalle condizioni di mercato al momento dell’emissione e a patto che dette variazioni siano applicate nella medesima proporzione a tutti gli equity partners». Per inciso, questi ultimi sono Aer Lingus, Air Berlin, Air Serbia, Air Seychelles, Jet Airways e Virgin Australia, tutti partecipati da Etihad. Come termine di paragone, anche se in quel caso le emissioni avevano l’obiettivo di rinegoziarne altre in scadenza, va segnalato che Air Berlin l’anno scorso ha lanciato due bond: Air Berlin Plc 8,5% 2015, con un rendimento del 5,35%, ed Air Berlin Plc 8,25% 2018 che offre oltre il 7%.
Per Alitalia Sai si tratta di una prima assoluta, decisa in scia all’ingresso di Etihad e all’approvazione del bilancio 2014, irrobustito con i versamenti effettuati dagli azionisti a titolo di aumento di capitale, ovvero i 387,5 milioni apportati il 22 dicembre scorso dalla compagnia emiratina, e il conferimento in natura per 403,3 milioni di euro da parte della compagnie societaria della vecchia Alitalia Cai. Si tratta di un bilancio limitato ai primi tre mesi di vita della società, costituita il 24 settembre scorso e diventata effettivamente operativa solo dal 1° gennaio. La perdita di esercizio, perciò, è limitata a 262 mila euro, interamente riferiti a costi per le consulenze professionali sostenuti per la gestione della newco durante i suoi primissimi passi. Ma è ugualmente significativo per conoscere l’effettiva entità della dote di Alitalia Sai. La newco a fine 2014 risultava avere un attivo circolante di 389,7 milioni di euro: 319,7 milioni rappresentano le disponibilità liquide depositate sui conti bancari, mentre 70 mila euro sono costituiti da crediti finanziari a breve, somme anticipate da Alitalia Sai per conto delle controllate irlandesi, attraverso le quali sono stati venduti ad Air Berlin (altra compagnia aerea partecipata da Etihad) 14 aeromobili A320. Il closing della cessione è atteso entro il prossimo giugno. Nel fondo per rischi e oneri è stato travasato il fondo aumento di capitale per 387,5 milioni di euro.
Angela Zoppo, MilanoFinanza 22/4/2015