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 2015  aprile 21 Martedì calendario

LA CINA SPINGE SUI PRESTITI

Per la seconda volta dall’inizio dell’anno la People’s Bank of China ha tagliato il coefficiente di riserva obbligatoria per gli istituti di credito, con l’obiettivo di ridare slancio all’economia in fase di rallentamento. La decisione dell’istituto centrale di tagliare la riserva di punto percentuale al 18,5% libera liquidità per 1.200 miliardi di yuan (179 miliardi di euro).
In che direzione questi soldi dovranno andare è stato chiarito venerdì 17 dal primo ministro Li Keqiang. «Le banche devono ridurre i costi e favorire i prestiti per le piccole aziende», aveva detto il premier. I dati sui risultati del primo trimestre dell’anno hanno rimandato all’immagine di un’economia in frenata, sebbene per il momento ancora in linea con i target fissati dal governo di una crescita attorno al 7%. In questo contesto le piccole imprese sono considerate uno dei motori della crescita. Hanno però ancora difficoltà ad accedere al credito. Negli anni passati questo situazione ha favorito lo sviluppo del cosiddetto credito ombra, con le imprese costrette a cercare finanziamenti fuori dai canali tradizionali. Le stesse banche, frenate dal concedere prestiti per l’aumento dei crediti deteriorati, hanno in parte contribuito a questo fenomeno concedendo soldi con soluzioni fuori bilancio. L’intervento della banca centrale sul RRR, pur atteso, è stato superiore alle attese. Il taglio dell’1% della riserva è stato infatti il più ampio dal 2008, mentre il precedente si era fermato allo 0,5%. La decisione dell’istituto guidato dal governatore Zhou Xiaochuan non deve tuttavia essere intesa come un «Quantitative easing alla cinese», ha sottolineato Craig Botham di Schroders. Al contrario «intende sostenere e completare le politiche fiscali per quest’anno», continua, «la liquidità servirà a creare la domanda per mille miliardi di renminbi in bond delle amministrazioni locali che dovrebbero essere emessi quest’anno». Secondo l’analista entro questo semestre ci sarà un nuovo taglio dei tassi dopo i due degli ultimi mesi. E tra luglio e settembre potrebbe arrivare una nuova limatura del RRR. Alla base ci sono numeri e previsioni che vedono la crescita più debole rispetto alle cifre ufficiali.
Andrea Pira, MilanoFinanza 21/4/2015