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 2015  aprile 19 Domenica calendario

INDESIT, DIFFICILE COPIARE IL MODELLO ELECTROLUX

Assicurano i sindacalisti di Caserta che il premier Matteo Renzi ieri ha ribadito il suo totale impegno per evitare la chiusura dello stabilimento ex-Indesit passato nelle mani della Whirlpool. Renzi ha anche ricordato come in precedenti occasioni, almeno l’Ast di Terni e la Electrolux, il governo sia riuscito a rimediare crisi aziendali che avrebbero comportato rattrappimenti della capacità industriale e ricadute occupazionali negative.
Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare e comunque entrambe le vertenze ricordate sono state risolte anche grazie a un massiccio ricorso agli scioperi, in Umbria più che nel Nord Est. È vero che l’uomo che ha guidato la task force governativa per Terni e Pordenone, Claudio De Vincenti, è appena passato dal ministero dello Sviluppo economico a Palazzo Chigi come sottosegretario alla presidenza e quindi è ancora più vicino al premier, ma per salvare l’impianto di Caserta occorre che gli americani ritirino il piano industriale. Sindacati e politica in queste ore lo chiedono a gran voce ma per mantenere in vita la fabbrica campana si dovrebbe realizzare una delle due condizioni: o il rientro dalla Polonia della lavorazione delle lavastoviglie o una diversa distribuzione delle missioni produttive affidate agli altri stabilimenti italiani in Lombardia, nelle Marche e in Toscana. Impianti che comunque saranno saturati, secondo il piano, non al 100% ma all’incirca a due terzi della loro capacità produttiva. E anche il paragone con Electrolux, che pure viene naturale rimanendo nell’ambito degli elettrodomestici, non funziona del tutto perché quella vertenza era originata dalla volontà degli svedesi di spostare il baricentro in Polonia per recuperare competitività ed è stata risolta «comprando tempo» con la decontribuzione dei contratti di solidarietà. Nel caso Indesit-Whirlpool la crisi viene da una razionalizzazione degli impianti-doppione e ricorrere anche questa volta allo stesso strumento non sarà facile, vuoi per la mancanza di fondi, vuoi perché impianti che sono in regioni diverse non possono essere considerati dei vasi comunicanti.