www.cinquantamila.it/fiordafiore 21/4/2015, 21 aprile 2015
Traffico di migranti gestito da un uomo con permesso di soggiorno • L’Ue contro gli scafisti • Atene requisisce per decreto i contanti degli enti pubblici • Renzi sostituisce in commissione i dissidenti pd dell’Italicum • Uno studente spagnolo entra a scuola con una balestra e si mette a sparare Trafficanti/1 Un’indagine condotta dalla polizia di Agrigento sui trafficanti di esseri umani ha portato al fermo di 15 indagati su 24 di cui i magistrati hanno ordinato l’arresto
Traffico di migranti gestito da un uomo con permesso di soggiorno • L’Ue contro gli scafisti • Atene requisisce per decreto i contanti degli enti pubblici • Renzi sostituisce in commissione i dissidenti pd dell’Italicum • Uno studente spagnolo entra a scuola con una balestra e si mette a sparare Trafficanti/1 Un’indagine condotta dalla polizia di Agrigento sui trafficanti di esseri umani ha portato al fermo di 15 indagati su 24 di cui i magistrati hanno ordinato l’arresto. La struttura scoperta a Palermo dalla polizia ha la base in Libia, dove operano i due latitanti Ermias Ghermay (considerato responsabile del viaggio che portò alla strage di Lampedusa dell’ottobre 2013) e Medhane Mered; in Italia avevano come corrispondente Ashgedom Ghermay (titolare di un permesso di soggiorno in quanto richiedente asilo politico), il quale si avvale di autisti, accompagnatori e fornitori di assistenza per ogni necessità dei migranti disposti a pagare per proseguire il viaggio; a Roma e Milano ci sono altrettante cellule di smistamento verso il Nord Europa, dove i clandestini contano di svelare finalmente la loro identità sia per ottenere «i programmi di inserimento sociale, sia per ricongiungersi a perenti e congiunti». Le cifre erano queste: da 4.000 a 5.000 dollari per arrivare dai diversi Paesi dell’Africa fino in Libia; dai porti che si affacciano sul Mediterraneo per la traversata ci vogliono tra 1.000 e 1.500 dollari. Chi riesce a sbarcare in Sicilia, se vuole andare a Roma o a Milano, deve sborsare ancora tra 200 e 400 euro, a seconda del mezzo di trasporto: macchina, pullman o treno. Infine, per l’ultima tratta verso i Paesi del nord Europa, bisogna pagare cifre che variano dai 500 ai 1.500 euro: Germania o Svizzera costano un po’ meno, Svezia o Norvegia sono più care. Al gruppo di sospetti trafficanti fermati ieri gli inquirenti addebitano almeno quindici sbarchi tra la seconda metà del 2014 e quest’anno, con cui hanno condotto in Italia circa 5.000 persone, più un naufragio (Bianconi, Cds). Trafficanti/2 L’Unione Europea sembra pronta ad accogliere la richiesta dell’Italia di colpire le postazioni dei trafficanti di uomini e distruggere le barche usate per trasportare i migranti: il modello è quello dell’operazione “Atalanta” varata nel 2008 contro i pirati somali. Si procederà utilizzando soprattutto i mezzi aerei, in particolare i droni, in modo da poter compiere azioni mirate e annientare la flotta dei trafficanti. L’operazione coinvolgerà gli Stati membri e potrebbe richiedere anche la collaborazione di alcuni Paesi africani disponibili a cooperare con l’Europa. L’attività compiuta dall’alto sarà naturalmente affiancata dai pattugliamenti marittimi. Da qui la scelta di potenziare «Triton» con ulteriori finanziamenti e soprattutto prevedendo l’impiego di un numero maggiore di mezzi navali rispetto a quelli attualmente schierati a 30 miglia dalle coste siciliane. L’operazione dovrà essere confermata durante il vertice straordinario di giovedì, ma l’intesa appare raggiunta e l’assenso da parte di alcuni Paesi ad accogliere una parte dei profughi, sia pur minima, dimostra che qualcosa effettivamente potrebbe cambiare nella politica comunitaria. Infatti sembra esserci la disponibilità degli Stati membri ad accogliere 5.000 profughi sbarcati in Italia. Si tratta di un numero irrisorio rispetto alle 70.000 persone assistite e a quelle che presumibilmente saranno accolte entro breve, ma il risultato politico appare evidente perché per la prima volta viene superato il regolamento di Dublino secondo il quale il richiedente asilo deve rimanere nello Stato dove ha presentato istanza fino al completamente della procedura. Grecia Un decreto d’emergenza approvato ieri in Grecia requisisce i contanti di enti e aziende pubbliche per pagare stipendi e pensioni. Il provvedimento riguarda tra l’altro Comuni, scuole, ospedali e aziende pubbliche. I soldi raccolti (2,5-3 miliardi) serviranno per affrontare nelle prossime due settimane una serie di scadenze importanti: il pagamento dei dipendenti pubblici e dei pensionati a fine mese (servono poco più di 1,5 miliardi) e due rimborsi al Fondo Monetario internazionale per 1 miliardo di cui 800 da pagare il 12 maggio. Le speranze di ricevere nuovi prestiti dai creditori in tempi brevi sono quasi nulle. Ieri e oggi sono proseguiti gli incontri a Parigi tra la task force tecnica di Atene e il Brussel Group (l’ex-Troika). I passi avanti sono molto faticosi e nessuno si illude di arrivare a un’intesa sulle riforme per l’Eurogruppo di venerdì. L’appuntamento successivo è per l’11 maggio, proprio alla vigilia del rimborso all’Fmi. Un appuntamento cruciale per il Paese che, senza un accordo sulle riforme in grado di sbloccare l’ultima tranche da 7,2 miliardi del piano di aiuti internazionali, rischia di dare l’addio all’euro (Livini, Rep). Italicum Giovedì, al massimo venerdì, l’Italicum verrà licenziato dalla commissione Affari costituzionali che la consegnerà all’aula della Camera dove si potrebbe arrivare al voto finale entro i primi 15 giorni di maggio. Pur di ottenere questo risultato, renzi ha fatto sostituire in commissione i dieci membri, sui 23 totali, del Pd che si erano dichiarati non disponibili a votare il mandato al relatore senza modifiche al testo dell’Italicum. Sono Alfredo D’Attorre, Rosy Bindi, Pierluigi Bersani, Barbara Pollastrini, Gianni Cuperlo, Marco Meloni, Roberta Agostini, Enzo Lattuca, Marilena Fabbri, Andrea Giorgis. Da ieri sera quindi i 10 dissidenti dem hanno dovuto lasciare il posto (sostituzione ad rem, solo per questo provvedimento) ad altrettanti colleghi che voteranno il testo blindato della legge elettorale. La sostituzione di massa disposta in casa del Pd non ha precedenti alla Camera e anche quella ordinata al Senato in occasione del voto sulla riforma costituzionale riguardava solo due eletti (Mineo e Chiti) seppure in forma definitiva. Balestra Ieri mattina alle 9 e un quarto, a Barcellona, uno studente tredicenne, figlio di un’infermiera e un impiegato, è arrivato nella sua scuola, l’Istituto di istruzione secondaria “Joan Fuster”, a lezione già iniziata. Ha bussato, l’insegnante lo ha fatto entrare. Ma quello, senza parlare, ha alzato una balestra artigianale che teneva in mano e l’ha ferita al volto e al collo. Quindi ha preso di mira un’allieva, figlia della stessa professoressa, e un altro studente, di 14 anni, colpendoli alle gambe e al torace. Gli altri ragazzi gridavano terrorizzati, ma lui li ha rassicurati: «Tranquilli, voi non mi interessate». A quel punto è arrivato Abel Martínez Oliva, 35 anni, supplente di Scienze sociali, a tentare di sbarrargli la strada: il tredicenne ha sparato con la balestra anche a lui e poi l’ha finito con una pugnalata all’addome. Nell’aula vicina i ragazzi si sono barricati spingendo banchi e sedie contro la porta. L’omicida, dopo aver ferito a un orecchio anche la professoressa di matematica, si è calmato solo quando l’insegnante di educazione fisica gli si è avvicinato: «Aveva estratto una molotov dallo zaino e si preparava a tirarla. Diceva: sento le voci, voglio finirla con queste voci». Il ragazzino la scorsa settimana aveva preannunciato che avrebbe fatto una strage e aveva mostrato ai suoi compagni di classe una lista di persone da eliminare. Nessuno gli aveva creduto.