Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  aprile 19 Domenica calendario

CAMERON, L’ECONOMIA E I SONDAGGI CONTRARI

Perché un premier che porta il Paese alle urne sull’onda della più alta crescita economica d’Occidente e il più basso livello di disoccupazione da sette anni, non guida i sondaggi del consenso politico a mani basse ? Nella terra che liquidò Winston Churchill appena vinta la seconda guerra mondiale, la domanda è irrituale. La realtà degli opinion polls suggerisce che Ed Miliband può, davvero, mimare Clement Attlee sospingendo Cameron verso il destino di Churchill, nel 1945. I pesi sul ring per Downing street, settant’anni dopo, sia ben chiaro, sono molto diversi, ma il leader laburista sta mettendo in scena una performance inattesa. I due maggiori partiti sono sostanzialmente in parità, a tre settimane dal voto, ma se il capo del governo non riuscirà a sfoderare un colpo di teatro lo stallo post-elettorale, previsto da tutti, potrebbe favorire Ed Miliband. Il passaggio per l’esponente dell’opposizione di marca socialista è angusto. Per sperare di poter governare, a differenza di Attlee, dovrà scendere a patti con i nazionalisti scozzesi. Uno scenario che lo imbarazza – come si è visto nel dibattito tv – ma che, per ora, sorprendentemente, non sembra avere alcun effetto sugli elettori.
Leonardo Maisano, Il Sole 24 Ore 19/4/2015