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 2015  aprile 20 Lunedì calendario

MAIL - Anche i più carini e politically correct di Hollywood hanno il loro scheletro nell’armadio

MAIL - Anche i più carini e politically correct di Hollywood hanno il loro scheletro nell’armadio. Dopo le rivelazioni sulla «capricciosa» Angelina Jolie, le 173 mila email della Sony Picture hackerate e messe online da Wikileaks alzano ora il velo sui segreti di Leonardo DiCaprio e Ben Affleck. La fama green del divo di Titanic – presidente peraltro di una Fondazione che ha versato 2 milioni di dollari per la conservazione delle riserve marine – rischia di essere malamente annerita dalla soffiata che, lo scorso anno, avrebbe viaggiato ben sei volte in sole sei settimane sulla tratta Los Angeles-New York, sempre a bordo di jet privati e accompagnato da mamma o fidanzata, per un costo di 200.000 dollari e un prezzo ambientale ben più elevato, se si calcolano gli inevitabili scarichi inquinanti in atmosfera. La sua «ipocrisia titanica», come l’ha battezzata online qualche fan pentita, fa il paio con le menzogne di un altra star, il belloccio Ben Affleck, marito dell’altrettanto belloccia Jennifer Gerner. In uno scambio di email tra il Ceo della Sony e il conduttore di un programma della rete Pbs dedicato alla genealogia emerge che il molto liberal Affleck, futuro e contestato Batman, avrebbe chiesto che venisse taciuta l’esistenza di un avo ingombrante, che a suo tempo fu proprietario di schiavi. Nonostante Sony minacci da tempo querele per la divulgazione delle sue email, hackerate secondo alcuni dai nordcoreani come ritorsione al film The Interview, in cui si immaginava l’uccisione del despota Kim Jong-un, Wikileaks non sembra voler fermare il flusso di indiscrezioni in Rete. E mezza Hollywood, ora, trema.