Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  aprile 17 Venerdì calendario

LA LEZIONE DI TWITTER SULLA FINANZA MILIARDARIA

Sul mercato finanziario le storie di chi è diventato miliardario in poco tempo abbandono, è però raro che qualcuno abbia guadagnato profitti da sette cifre in meno di mezz’ora. È quel che è successo alla fine di marzo quando un trader del settore dell’elettronica ha intascato più di 2 milioni di dollari in appena 28 minuti. Letto un tweet/scoop – così infatti è stata presentata la notizia – dove una giornalista del Wall Street Journal annunciava che la Intel aveva iniziato le contrattazioni per l’acquisizione della concorrente Altea, il trader si è precipitato a comprare sul mercato tutte le opzioni di acquisto di Altera (cioè soltanto il diritto a comprare entro 30 giorni) che ha potuto rastrellare. E lo ha fatto nell’intervallo dei pochi minuti trascorsi tra il tweet e la pubblicazione della notizia online. In totale ha comprato 3.158 opzioni di acquisto, da 100 azioni ciascuna, a 110.530 dollari.
Appena la notizia è comparsa online, le quotazioni di Altea hanno iniziato a salire passando da 34,76 a 45 dollari l’una. Ma il valore delle opzioni con scadenza ad aprile sono aumentate assai di più perché si tratta di derivati, il cui valore è cresciuto esponenzialmente rispetto a quello di mercato, visto che la domanda per questo tipo di prodotto è aumentata molto di più di quella reale. Così ogni opzione è passata da 35 centesimi a 8,10 dollari. In totale il trader ha guadagnato dall’operazione circa 2 milioni e mezzo di dollari.
Tre cose balzano agli occhi: l’uso di twitter quale strumento di lavoro per i giornalisti finanziari ma anche per i trader, la discrepanza tra i guadagni e i costi dell’operazione, e quindi il basso livello di rischio che il trader correva, e la conferma che in finanza chi agisce per primo vince sempre.