Gianni Cardinale, Avvenire 17/4/2015, 17 aprile 2015
CATTOLICI, L’AFRICA GUIDA LA CRESCITA
Aumentano – soprattutto in Africa – i battezzati cattolici nel mondo, cresce – anche se di poco – la cifra dei sacerdoti. Diminuiscono sensibilmente invece le religiose – ma non in Africa e Asia – e si riducono i seminaristi, con la sola eccezione del Continente nero. Sono queste le principali dinamiche numeriche registrate dal nuovo Annuarium Statisticum Ecclesiae diffuse ieri in un comunicato che L’Osservatore Romano ha sintetizzato con il titolo ’In Africa la Chiesa continua a crescere’. Il volume, la cui redazione è stata curata dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, fotografa i dati ecclesiali aggiornati alla fine del 2013. E fornisce «un’analisi sintetica delle principali dinamiche riguardanti la Chiesa Cattolica nelle 2.989 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta ». Da questi dati si evince quindi che tra il 2005 e il 2013 i cattolici battezzati nel mondo hanno registrato una «rapida crescita», con un incremento percentuale di oltre il 12%, passando da quasi 1.115 a 1.254 milioni. Nello stesso periodo la popolazione mondiale è passata da 6.463 a 7.094 milioni, e quindi l’incidenza dei cattolici a livello planetario è aumentata dal 17,3 al 17,7%. Questi valori, però, «esprimono la sintesi di situazioni molto diverse tra i vari continenti». Se in Europa e Oceania si registra una «stazionarietà», in Africa si nota un incremento del 34%, mentre in America e Asia si osservano aumenti, rispettivamente, del 10,5 e del 17,4%. Constatando che a fine 2013 il numero dei vescovi nel mondo era di 5.173, la nota dell’Ufficio Statistico rileva il «lento ma graduale processo di sostituzione dei vescovi missionari con le gerarchie locali». Infatti il rapporto percentuale tra i vescovi non nativi nel continente e il loro totale nel periodo 2005-2013 «è diminuito in Oceania, in Africa e in America, mentre è aumentato in Europa ed in Asia, seppure lievemente». A fine 2013 il numero complessivo dei sacerdoti - secolari e religiosi - è stato poi pari a 415.348, con un incremento, rispetto all’anno precedente, dello 0,3%. Incremento che si è verificato dovunque, ad eccezione del Nord America e dell’Europa, e soprattutto nel Sud-Est asiatico (+2,4%) e in Africa (+4,2%). In un esame di più lungo periodo emerge poi che rispetto al 2005 i sacerdoti, nel loro complesso, sono aumentati del 2,2%, con variazioni positive più alte in Africa (+29,2 %) ed in Asia (+22,8%), mentre in Europa si è registrato un calo del 7,1%. Nell’America centro-meridionale poi c’è stato un +11,5% a fronte di un -10,4% del Nord del continente. Le religiose professe sono diminuite tra il 2012 e il 2013 dell’1,3%, «valore che eguaglia la media annua tra il 2005 e il 2013». Nell’intero periodo esse sono passate da 760.529 nel 2005 a 693.575 unità nel 2013, con un -8,8%. Il declino, anche in questo caso, ha riguardato tre continenti: Europa -18,3%, America -15,5% e Oceania -17,1%. In Africa (+18%) e in Asia (+10%), invece, l’incremento è stato «decisamente sostenuto ». L’Ufficio Statistico infine constata che «dopo un periodo di costante e sostenuto aumento del numero delle vocazioni sacerdotali, che ha avuto il momento di maggiore crescita nel 2011, si assiste nell’ultimo biennio ad una inversione di tendenza». I seminaristi diocesani e religiosi nel mondo erano nel 2013 118.251 contro i 120.616 nel 2011, con una flessione del 2%. Nell’America del Nord e in particolare negli Stati Uniti si è manifestato un «andamento decrescente alquanto pronunciato con una riduzione del 5,2% in due anni». Nel continente Europeo si è verificato un calo del 3,6% (ma in Italia c’è stato un +0,3%). Mentre l’Africa è l’unico Continente a segnare un incremento positivo, con un +1,5%. Oltre a quella dell’Annuarium Statisticum è stata ieri annunciata anche la pubblicazione dell’Annuario Pontificio 2015 che fotografa la situazione delle circoscrizioni ecclesiastiche, della Curia Romana, dello Stato della Città del Vaticano e delle altre istituzioni centrali della Chiesa cattolica. Anche questo volume è curato, con la supervisione della Segreteria di Stato, dall’Ufficio Centrale di Statistica. Entrambe le opere sono stampate dalla Tipografia vaticana, storicamente gestita dai salesiani, e vengono messe in vendita dalla Lev al prezzo, rispettivamente, di 45 e 78 euro.