Andrea Greco, Affari&Finanza – la Repubblica 13/4/2015, 13 aprile 2015
CREDITO IN CALO DOVE SONO FINITI I MILIARDI DELLA BCE?
Ma perché il credito non riprende? I dati Bankitalia di febbraio sono un salto all’indietro. Prestiti alle imprese calati del 2% su base annua, peggio del 1,8% di gennaio. Si arretra con dinamica positiva sulle famiglie (-0,4%, era -0,5%), grazie ai mutui casa che ormai costano un 3,01% medio (ma molte sono surroghe di vecchi mutui). Le imprese, invece, hanno avuto il 3% in meno (da -2,7%). Non c’è Aqr che tenga, né annesse ricapitalizzazioni bancarie per 15 miliardi. Non funziona il Tltro, denaro quasi gratis della Bce che finora sembra più confluire in Bot e Btp (saliti al record di 423 miliardi) che nel sistema. Non c’è traccia del Qe, al via il 22 febbraio ma anticipato da settimane sui mercati. Anzi, il Qe sta disintermediando dalle banche le grandi imprese, tornate a emettere bond a tassi bassi lasciando i clienti peggiori (le Pmi) agli istituti. Se una cosa affermano tante smentite è che i vizi del rapporto banca-impresa sono antichi e profondi. Aziende iperbancarizzate, banche oppresse da vecchi crediti in malora; tutti sottocapitalizzati. E un governo restio a tagliare i nodi gordiani, come fecero Spagna e Irlanda con vere bad bank che hanno rianimato gli istituti. L’ad di Unicredit Federico Ghizzoni e l’analista del Cer Carlo Milani sono convinti che verso giugno i prestiti italiani usciranno dai numeri rossi. Ma la crescita resterà flaccida, come quella del Pil che del resto ne deriva. Serve di più.
Andrea Greco, Affari&Finanza – la Repubblica 13/4/2015