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 2015  aprile 14 Martedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - L’IMMIGRATO DATO IN PASTO AGLI SQUALI


Ondata di sbarchi nelle coste dell’Italia meridionale. Dopo i salvataggi di ieri pomeriggio, i profughi sono stati distribuiti tra la Sicilia e la Calabria per essere ospitati nei vari centri d’accoglienza del Paese. E mentre il, ministro Gentiloni lancia un appello a risolvere il nodo immigrazione alla radice, il leader della Lega Matteo Salvini incita gli attivisti alla protesta: "E’ un impegno che ci prendiamo. La Lega occuperà fisicamente le strutture che verranno messe a disposizione dei presunti profughi: alberghi, ostelli, scuole e caserme", ha detto parlando con i giornalisti a Poggibonsi durante una manifestazione elettorale. "Questo - ha aggiunto -perchè prima vanno destinate agli italiani in difficoltà".

Lo sbarco a Reggio Calabria. A Reggio Calabria è arrivata la nave Orione con a bordo 670 profughi dell’Africa subsahariana, tra i quali i 144 migranti ripescati in mare ieri dagli uomini della Capitaneria di porto dopo che il barcone su cui viaggiavano si è rovesciato. Sulla nave stanotte la vita e la morte si sono fatalmente incrociate: mentre una giovane donna incinta non ce l’ha fatta ed è morta col suo bambino in grembo, un’altra giovane donna eritrea ha dato alla luce a bordo una bambina. I genitori entrambi eritrei l’hanno chiamata Lemlem. mamma e figlia stanno bene e sono state trasportate in ospedale per i controlli di rito. Secondo le testimonianze raccolte nelle ultime ore, le vittime del naufragio, avvenuto a 24 ore dalla partenza dalla costa libica, sarebbero 400. Tra le vittime ci sarebbero anche molti giovani, probabilmente minori. Lo rende noto Save the Children, che spiega che tra le migliaia di sbarcati negli ultimi giorni ci sono circa 450 bambini, tra cui 317 non accompagnati. "Molti di loro - dice Valerio Neri, direttore generale dell’organizzazione umanitaria - hanno vissuto esperienze atroci di violenza subita e assistita, e hanno perso amici, parenti o i genitori, anche negli ultimi naufragi".
Le salme dei migranti morti in mare sbarcate a Trapani
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L’arrivo a Palermo. Al porto di Palermo sono arrivati in 1169 all’1.45 del mattino. Sono migranti originari della Siria, dell’Eritrea e della Somalia, recuperati in mare da una nave militare. Fra loro 816 uomini, 298 donne e 55 bambini. Fra questi ci potrebbero essere minori non accompagnati. Si tratta del primo sbarco del 2015 per Palermo che inaugura così la stagione dell’emergenza. E i numeri parlano chiaro. Oltre mille persone da sistemare in 24 ore sul territorio, insieme alle altre duemila che hanno raggiunto le coste siciliane. Ecco perché la prefettura ha subito convocato la task force con tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dal sindaco Leoluca Orlando, che ha partecipato alle operazioni di sbarco dei migranti.
Sbarcati a Palermo 1169 migranti salvati nel Canale di Sicilia
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Attorno al tavolo anche la Protezione civile comunale e regionale, la Croce Rossa, l’Asp, tutte le forze dell’ordine e la Capitaneria di porto. Tutti insieme per far partire ancora una volta la macchina dell’accoglienza, coordinata dal prefetto Francesca Cannizzo. Prima al porto per i controlli medici, curati dall’Asp e la distribuzione di abiti e viveri e poi l’alloggio. L’aspetto più critico della situazione. A farsi avanti è la Caritas. Il direttore don Sergio Mattaliano, presente all’incontro in prefettura, ha aperto le porte delle sue strutture. Una a Trabia e un’altra a Giacalone. Non ci sono posti letto per tutti, ma l’idea è quella di allestire anche un piccolo campo con tende nelle aree esterne delle due strutture per un totale di 400 persone.
Poi si attiverà di nuovo l’Ipab di Villaggio Ruffini, dove in passato l’accoglienza dei migranti è stata sospesa per le proteste dei residenti. E altre strutture sull’area comunale, soprattutto per quanto riguarda i minori non accompagnati, sempre a carico dell’amministrazione, presente al porto anche con gli assistenti sociali. I volontari della Protezione civile regionale e della Croce Rossa sono già all’opera in queste ore per organizzare l’accoglienza in banchina. “Siamo pronti a intervenire – dice don Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo – e a fornire il primo sostegno ai migranti che arriveranno nel nostro porto anche questa volta, ma lanciamo anche un appello a tutte le associazioni di volontariato perché si attivino insieme con noi. Soltanto se uniamo le forze possiamo rispondere meglio ai bisogni dei migranti”.
A Porto Empedocle sbarcati 241 migranti
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L’arresto dello scafista a Ragusa. Intanto la polizia di Ragusa ha fermato il presunto scafista del gommone sbarcato ieri a Pozzallo, accusandolo anche della morte di un migrante. E’ il 14mo fermato del 2015 ed è originario della Guinea. All’uomo non è contestato soltanto il favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina, ma anche la morte, derivante da altro reato, di un migrante, deceduto durante la traversata dopo aver esalato benzina che si era rovesciata sul fondo del natante a causa del mare mosso. La salma, hanno raccontato alcuni testimoni, è stata gettata in mare e il corpo è stato dilaniato dagli squali che seguivano il gommone.
L’allarme del ministro. Il problema dell’immigrazione "va risolto alla radice", stabilizzando la Libia, ha detto il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni a Radio24. "E’ un pò poco che una superpotenza economica come l’Ue spenda 3 milioni al mese", ha aggiunto, ribadendo che vanno colpite "le organizzazioni che fanno questo traffico e stabilizzare la Libia".
La visita del ministro europeo. La nuova emergenza immigrazione nel canale di Sicilia richiede un’azione immediata anche a livello europeo: ne è consapevole il commissario Ue agli Affari interni e all’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, che ha annunciato una viaggio "in Sicilia, la prossima settimana, per incontrare il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e visitare i centri di accoglienza per gli immigrati". Avrampoulos ne ha parlato al termine dell’audizione all’Europarlamento su questo tema. "Gli Stati hanno già avuto fondi europei per affrontare l’emergenza" immigrazione, ha ricordato il commissario, "e siamo pronti a stanziarne altri, ma non si tratta solo di questo, quanto anche di mettere a punto una strategia a lungo termine". La Commissione, ha ricordato, è al lavoro su un’agenda che fissi i caposaldi della nuova politica Ue per l’immigrazione, che sarà presentata entro la fine di maggio: "Finora l’approccio è stato frammentario", ha ammesso Avramopoulos, "ora vogliamo che sia comune e completo".


CRONACA DEL 13 APRILE
Nove morti e oltre tremila nuovi arrivi. Dopo la pausa invernale sono ripresi con una nuova tragedia in mare i viaggi della speranza dei migranti alla volta della Sicilia. A ottanta miglia a sud dell’isola di Lampedusa un barcone si rovesciato. A perdere la vita nove migranti mentre i restanti 144 sono stati soccorsi dalle unità navali della Marina militare. Sono dieci le operazioni di salvataggio che oggi si sono svolte nel Canale di Sicilia anche con l’utilizzo di mezzi aerei, e che tra oggi e domani vedranno un’imponente ondata di sbarchi tra Porto Empedocle, Palermo, Agrigento, Catania, Pozzallo, Augusta, Trapani e Reggio Calabria, dove toccheranno terra oltre tre mila migranti.

Poco dopo le 21 di questa sera è giunta al porto di Trapani una motovedetta della Capitaneria di Porto con a bordo otto dei nove cadaveri recuperati nelle acque libiche Sei salme saranno trasferite al cimitero di Trapani, altre due all’obitorio, in attesa che si svolga domattina l’ispezione cadaverica disposta dalla Procura della Repubblica di Trapani che ha coinvolto per l’occasione un pool di medici dell’Istituto di medicina legale di Palermo.
A Porto Empedocle sbarcati 241 migranti
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Nel pomeriggio di oggi sono giunti a Pozzallo, a bordo di una motovedetta maltese, 110 profughi di cui 101 uomini, 8 donne e un minore mentre a Catania e Augusta sono sbarcati rispettivamente 321 e 420 migranti. Con un traghetto di linea proveniente da Lampedusa sono giunti a Porto Empedocle 128 migranti che erano ospiti del centro di accoglienza dell’isola mentre in serata sono sbarcati dal rimorchiatore "Cougar", 241 profughi. Entro domattina in 1169 giungeranno, invece, al porto di Palermo. Si tratta di 816 uomini, 298 donne e 55 bambini. Altri 675 migranti saranno invece portati domattina a Reggio Calabria mentre mercoledì mattina al porto di Trapani sbarcheranno 206 migranti. In forse, sempre nel porto trapanese, l’arrivo di un’altra nave con 145 profughi.

Intanto oggi, nell’agrigentino, sono stati fermati dieci tunisini lungo la strada tra Siculiana e Montallegro. I migranti farebbero parte di un gruppo di circa 60 persone sbarcate la notte scorsa sulla spiaggia di Torre Salsa. Sono in corso le ricerche dei carabinieri per individuare gli altri profughi.