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 2015  aprile 14 Martedì calendario

FINMECCANICA

Sono aumentati gli stipendi dei vertici di Finmeccanica nel 2014. Mauro Moretti, il nuovo a.d. e d.g. del gruppo voluto da Matteo Renzi, quando era ancora alle Fs aveva criticato l’intenzione del neopremier di mettere un tetto allo stipendio dei manager pubblici pari a 239.181 euro lordi all’anno. Moretti il 21 marzo 2014 aveva detto che se ne sarebbe andato dalle Fs se gli fosse stato tagliato lo stipendio: «Prendo 850mila euro all’anno, il mio omologo tedesco ne prende tre volte e mezza tanto». Il “tetto Napolitano”, voluto da Renzi, è scattato da aprile 2014, ma non vale per gli a.d. delle quotate. Con la nomina in Finmeccanica, il 15 maggio 2014, Moretti non solo non ha subito tagli in busta paga, ma ha avuto un aumento. In linea teorica Moretti può guadagnare fino a un massimo di 2,28 milioni lordi l’anno (920mila la parte fissa, 1,28 milioni il bonus massimo, 80mila da consigliere), lo stesso valeva per il predecessore, Alessandro Pansa. In realtà, però, Moretti ha ricevuto nel 2014 uno stipendio più alto di Pansa: 1,442 milioni lordi, esclusi i benefici non monetari (52mila euro), per sette mesi e mezzo, corrispondenti a quasi 2,3 milioni annui. Pansa in tutto il 2013 aveva guadagnato 1,468 milioni. Nel 2014 Pansa per 4 mesi e mezzo ha guadagnato 407mila euro, pari a 90.444 al mese, contro una media di 192.267 per Moretti. La paga base dei due manager è la stessa, la differenza è nel variabile: il cda ha riconosciuto a Moretti un bonus di 797mila euro, sostanzialmente perché ha raggiunto l’obiettivo di deconsolidare AnsaldoBreda, nessun bonus invece a Pansa, che ha poi avuto la buonuscita di 5,53 milioni. Aumentato anche lo stipendio del dirigente strategico, il Cfo Gian Piero Cutillo, da 1,025 a 1,189 milioni. Il tetto di Renzi si applica - dal 15 maggio 2014 - al presidente, Gianni De Gennaro: nell’anno ha ricevuto 261 mila euro.